Incendio Sarno, l’ipotesi: un gioco di alcuni minorenni finito male
L'enorme incendio che ha devastato il monte Saretto a Sarno potrebbe essere stato il frutto di un gioco di alcuni minorenni finito male. Una "bravata", sfuggita al controllo degli autori stessi, e che ha portato all'evacuazione di case, distrutto ettari di verde e causato danni consistenti all'ambiente ed al territorio di Sarno. Ormai certa l'origine dolosa dell'incendio, si lavora per dare un volto a chi, materialmente, ha fornito la scintilla che si è propagata in un battibaleno, complice anche il forte vento che nella serata di venerdì soffiava su Sarno e dintorni, causando un incendio che ha lasciato atterriti tutti.
La procura di Nocera Inferiore ha già aperto un fascicolo al riguardo: nel mirino, ci sarebbero alcuni minorenni del posto, che nelle prossime ore potrebbero avere un volto e un nome. Ma le indagini proseguono a tutto campo: al momento tutte le piste sono ancora valide. Si lavora soprattutto sulle immagini di alcune telecamere che potrebbero essere decisive per dare un'identità all'autore o agli autori delle fiamme. "Si tratta sicuramente di un incendio doloso", aveva detto il sindaco Giuseppe Canfora a Fanpage.it nelle ore immediatamente successive allo scoppio dell'incendio stesso. E che ha portato allo sfollamento di circa 200 persone, che in queste ore stanno rientrando nelle proprie case. Da lunedì, Sarno riprenderà la consueta vita di tutti i giorni: riaperte scuole ed uffici, ma la paura ora è relativa alla pioggia. Con il monte Saretto andato in fiamme, c'è il pericolo di un dissesto idrogeologico. E, di conseguenza, di possibile frane, con la memoria collettiva che non ha mai cancellato il ricordo di quel maggio 1998, quando proprio una frana dovuta alle forti piogge devastò Sarno uccidendo oltre centocinquanta persone.