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Incendio sulla collina di Sarno, arrestato ragazzo di 16 anni

Un ragazzo di 16 anni è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di essere uno dei responsabili del tremendo rogo che, tra il 20 e il 21 settembre scorso, ha devastato completamente la collina che sovrasta Sarno. Il minorenne raggiunto dalla misura cautelare in comunità, dove si trovava per reati di droga. Avrebbe ripetutamente appiccato le fiamme agli arbusti.
A cura di Nico Falco
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Le immagini dell'incendio a Sarno. [Foto / Fanpage.it]
Le immagini dell'incendio a Sarno. [Foto / Fanpage.it]

I carabinieri di Nocera Inferiore (Salerno) hanno arrestato uno dei presunti autori dell'incendio di Sarno, avvenuto circa tre settimane fa; si tratta di un ragazzo di 16 anni, raggiunto dalla misura cautelare in comunità, dove si trovava perché di recente arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L'ordinanza cautelare è arrivata in conclusione delle indagini svolte inizialmente dai carabinieri di Sarno e poi da quelli di Nocera Inferiore sotto la direzione della Procura dei Minorenni di Salerno.

Per arrivare al nome di uno dei responsabili si sono rivelate preziose le informazioni raccolte dai militari sul posto; le dichiarazioni dei presenti e degli abitanti della zona, confrontate con gli esiti degli accertamenti dei militari, in particolare con le immagini registrate da alcune telecamere di sorveglianza, hanno contribuito a formare il quadro indiziario nei confronti del ragazzini: sarebbe uno degli autori del vasto incendio che, tra il 20 e il 21 settembre scorso, aveva devastato completamente la collina che sovrasta Sarno (Salerno), bruciando chilometri di macchia mediterranea ed esponendo il territorio anche a un grave rischio idrogeologico in caso di forti piogge; secondo gli esperti ci vorranno almeno 20 anni per il rimboschimento delle aree colpite.

Grazie alle telecamere i militari hanno individuato un gruppo di 6 giovanissimi, 5 dei quali minorenni, che quel giorno erano andati nel punto in cui erano partite le fiamme. I ragazzi sono stati ascoltati dai carabinieri e uno di loro avrebbe ammesso i fatti. È stato appurato, evidenziano i militari, che il ragazzo arrestato aveva volontariamente e ripetutamente appiccato il fuoco a delle sterpaglie con un accendino, continuando fino a quando le fiamme non sono diventate incontrollabili.

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