Inchiesta sui rifiuti di Fanpage.it, Grasso contro De Luca: “Come si dice? Tengo famiglia”
"A Napoli si dice ‘tengo famiglia' ed evidentemente si pensa che la politica, fatta secondo una discendenza dinastica, sia un modo di risolvere i problemi personali". È questo il commento di Pietro Grasso, presidente del Senato e leader di Liberi e Uguali, sulla vicenda legata all'indagine in atto presso la Procura di Napoli su corruzione, smaltimento dei rifiuti e scambio di voti, scoppiata in seguito alla video inchiesta di Fanpage.it. Tra i vari personaggi politici coinvolti, c'è anche Roberto De Luca, il secondogenito di Vincenzo, governatore della Regione Campania, nonché assessore del Comune di Salerno. Proprio su di lui è intervenuto Grasso nel corso di un incontro elettorale a Treviso.
"Questa notizia – ha sottolineato l'ex magistrato – conferma la presenza in Campania di un'illegalità evidente che coinvolge la politica". Grasso ha poi definito imbarazzante il silenzio del Partito democratico sull'intera vicenda. "Roberto De Luca si difenderà nelle sedi opportune, come è giusto che sia – ha continuato, pubblicando anche un messaggio sul proprio account Twitter -. Mi preoccupa una politica disponibile a lucrare su attività che danneggiano i cittadini come lo smaltimento dei rifiuti e l'imbarazzante silenzio di Matteo Renzi e del suo Partito". Gli ha fatto eco anche Arturo Scotto, suo collega di Partito di partito, che alle telecamere di Fanpage.it ha chiesto che "Renzi ci dica se in Campania governa un presidente o una dinastia familiare. Il Pd ha appaltato la SMA (società della regione che si occupa di rifiuti ndr) al centro destra, mi chiedo come sia possibile, quali accordi sono intercorsi tra le parti".
La condanna del Pd è stata chiesta a gran voce anche dal Movimento 5 Stelle. Carla Ruocco aveva affermato nelle ultime ore: "Attendiamo la condanna del Pd sulle vicende che stanno impegnando in queste ore la Dda di Napoli e la guardia di finanza che indagano per corruzione aggravata dall’agevolazione mafiosa e finanziamento illecito dei partiti. Si tratterebbe di una vergognosa vicenda legata a denaro in cambio di appalti assegnati a personaggi vicini o direttamente legati alla camorra. Facendo sempre salva la presunzione d’innocenza dei personaggi coinvolti, di fronte a questi fatti, auspichiamo che il Pd condanni immediatamente la vicenda".