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La morte di Kobe Bryant, star NBA, e di sua figlia

Kobe Bryant, a Napoli un campetto da basket dedicato alla star Nba e una giornata in sua memoria

Domenica 2 febbraio, a Napoli, ci sarà un Memorial Day dedicato a Kobe Bryant, stella del basket Nba, deceduto lo scorso 26 gennaio, a 41 anni. Per l’occasione, precisamente all’Arenella, quartiere collinare di Napoli, sarà dedicato un campetto da basket – dove è già stato dipinto un murales in suo onore – alla memoria di una delle più grandi leggende dello sport.
A cura di Valerio Papadia
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Una giornata interamente dedicata alla memoria di Kobe Bryant, la stella del basket Nba, deceduto a 41 anni in un incidente aereo occorso il 26 gennaio nei dintorni di Los Angeles. Sabato 2 febbraio, a Napoli, un Memorial Day dedicato al Black Mamba: l'evento si svolgerà in via dell'Erba, all'Arenella, quartiere collinare della città, dove Jorit ha dipinto un murales con il volto del cestista, tra gli sportivi più influenti di sempre; per l'occasione, il campetto che sorge lì sarà intitolato alla memoria di Kobe Bryant. Il Memorial Day è organizzato da Venice Basketball League di Los Angeles con la collaborazione "Overtime – Storie a spicchi", community che su Facebook riunisce gli appassionati di pallacanestro, dei ragazzi che da anni vivono il campetto di Montedonzelli e l'associazione Charlatans. L'invito è a partecipare con candele e con le casacche gialloviola dei Lakers numero 8 e 24, quelli che ha indossato Kobe durante la sua carriera.

Murales dedicato a Kobe Bryant a Napoli (Foto: Facebook/Jorit)
Murales dedicato a Kobe Bryant a Napoli (Foto: Facebook/Jorit)

Nella serata di domenica 26 gennaio – ora italiana – l'elicottero su cui viaggiavano Kobe Bryant, la figlia Gigi, 13 anni, e altre sette persone, si schianta al suolo a Calabasas, nei pressi di Los Angeles, in California: purtroppo, nessuna delle persone a bordo sopravvive. La morte di Kobe, uno degli sportivi più rappresentativi degli ultimi 20 anni, ha sconvolto il mondo intero. L'ex stella dei Los Angeles Lakers, franchigia con la quale ha giocato in Nba per tutta la sua carriera, è cresciuta, non solo cestisticamente, in Italia, dove ha vissuto dai 6 ai 13 anni: Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e infine Reggio Emilia, dove ha imparato non solo i fondamentali del basket.

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