L’albero di Natale di Mimmo Paladino “canta” le storie dei Quartieri spagnoli
È alto una ventina di metri, colorato di un blu intenso che ricorda quello del mare e composto, anziché dalle solite palline colorate, da grandi numeri che ricordano il tempo che scorre. È un albero di Natale speciale quello che si innalza tra i tetti dei Quartieri spagnoli di Napoli: si tratta dell'ultima creazione dell'artista partenopeo Mimmo Paladino, che si trova al centro dell'ex convento di Montecalvario, e sede di Foqus, associazione che opera per la riqualificazione urbana di questa parte della città. L'opera si intitola "Ho perso il conto" ed è una variazione sul tema di quell’Albero della Cuccagna già esposto a Lecce per Achille Bonito Oliva.
L'installazione, completamente diversa e lontane dalle luci di N'Albero sul Lungomare, è aperta al pubblico e ai più curiosi che vogliano vivere, approfittando del Natale, questa parte della città, in genere sconosciuta ai turisti e anche ai cittadini. È una struttura sonora particolare, curata da Eduardo Cicelyn e realizzata dai maestri artigiani di Nola. Il cortile di Foqus è il luogo ideale per accogliere questa imponente creazione. "Abbiamo voluto far incontrare i bambini con una nuova idea di bello e un modo di guardare al natale più intimo e meno scontato", ha dichiarato la responsabile della fondazione di oltre diecimila metri quadrati in via Portacarrese a Montecalvario. Foqus è una specie di quartiere nel quartiere: ospita una scuola per bambini difficili di questa zona di Napoli, un incubatore di startup, una redazione, un'agenzia fotografica e tanto altri. L'opera di Palladino vuole essere anche un augurio per quanti credono in questo progetto di riqualificazione e rinascita.
Al termine delle festività natalizie, l'albero verrà poi spostato e rimontato, più protetto, sui ballatoi dei tre piani che si affacciano sul secondo cortile della struttura sede di Foqus. Nei giorni dell'esposizione sono in programma negli stessi spazi mostre, performance, lezioni aperte, esibizioni musicali, dimostrazioni di ballo e proiezioni di video, oltre ad avere la possibilità di degustare la famosa pizza fritta di Enzo Coccia.