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Quello che sta accadendo a Mondragone va oltre la paura del contagio da Coronavirus. È pura campagna elettorale, è soffiare sul fuoco della rabbia di chi è povero e va contro chi è ancora più povero.
È una questione infame, perché il virus non ha nazionalità, non ha passaporto: a Mondragone e in generale in tutta la zona Domizia, la polveriera, il calderone rovente pronto ad esplodere non è sanitario, è sociale. E Vincenzo De Luca per cinque anni se n'è lavato le mani , ora ha solo cambiato modo: usa l'Amuchina
Oggi si sancisce la sconfitta della strategia dell'imposizione, la favoletta del miracol favoletta del miracolo alla pizzaiuola contro il Covid19. A Mondragone è aperta la caccia al bulgaro e poco importa se magari vive in Italia da quando è nato, poco importa se prima di oggi il mondo l'ha trattato come invisibile e se n'è altamente fregato del fatto che vivesse in un tugurio orribile di mattoni alla periferia delle periferie.
Oggi lui, straniero, è «l'infetto», il colpevole. E l'italiano, la naturale e ovvia vittima, è «il contagiato».
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