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Covid 19

La peggior festa del papà ai tempi del Coronavirus è quella dei genitori divorziati

Il presidente della II Municipalità Francesco Chirico: “Sono un genitore separato, ma preferisco mio figlio resti a casa dell’altro genitore, anche se è la festa del papà”. L’appello del Garante regionale dell’Infanzia Giuseppe Scialla: “Usate Skype e programmate le visite per il bene dei vostri figli”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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"Oggi festeggerò la festa del papà senza vedere mio figlio, da genitori separati abbiamo scelto che è più responsabile evitare l'abituale gestione del tempo, preferendo che lui resti in una sola casa in questo periodo. È per me un sacrificio enorme, ma va fatto per il bene di tutti. Restiamo a casa". Sono le parole di Francesco Chirico, presidente della II Municipalità di Napoli, Montecalvario-Avvocata, scritte sul suo profilo social. Chirico solleva un problema molto sentito in questi giorni, quello dei genitori separati che hanno difficoltà a vedere i propri figli che risiedono a casa dell'altro genitore in questi giorni di limitazioni agli spostamenti per il Coronavirus. Una situazione particolarmente forte oggi, per la ricorrenza della Festa del Papà. In questa direzione va anche l'appello del Garante dell'infanzia e dell'adolescenza della Regione Campania, Giuseppe Scialla, ai genitori separati: “Programmate visite compatibili con il rischio Coronavirus, usate Skype”.

Chirico: “Dobbiamo essere responsabili”

“Un momento davvero brutto per la città, per il paese, per il mondo intero – si sfoga Francesco Chirico su Facebook – Ieri un numero di morti altissimo e tra questi un lavoratore Asìa”. La società dell'igiene urbana del Comune di Napoli. Poi, il presidente del parlamentino di piazza Dante lancia l'appello: “Napoletani, siate responsabili per amore dei vostri figli”.

Il garante dell'infanzia ai genitori separati: “Usate Skype”

“L'emergenza Coronavirus – dichiara Garante dell'infanzia e dell'adolescenza della Regione Campania, Giuseppe Scialla – sta mettendo tutti a dura prova e, nell'associarmi agli appelli del Governo e dei tanti luminari della scienza medica allo stare a casa, sento il dovere di rivolgermi, nel superiore interesse dei minori, ai genitori campani separati affinché rendano il calendario delle alternate frequentazioni più compatibile con la necessaria prudenza da osservare nel "trasferimento" del proprio figlio da un habitat all'altro e di assicurare un humus familiare immune da pericoli”.

“L'importante – conclude Scialla – è garantire il rispetto delle regole e la protezione della salute e, in contemporanea, la coerenza e l'affidabilità della cura dei propri figli e questa si può ottenere oggi anche con i tanti strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione, penso ad esempio Skype (anche con doppia visualizzazione), videochiamate, Instagram, WhatsApp, senza così essere "assenti" o causare disagi alla loro serenità”.

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