La pizza d’asporto è vietata, ma a Napoli nascono i riders abusivi: scooter sequestrati
Motorini modificati con i cassetti per trasportare pizze, pastiere e tortani di Pasqua a domicilio. Tutto illegalmente. Tornano i rider delle pizze a Napoli, ma sono completamente abusivi, anche perché in Campania al momento l'asporto di cibo è vietato. A Fuorigrotta gli agenti della Polizia Municipale di Napoli, che stamattina erano impegnati nei controlli sugli spostamenti per il Coronavirus, hanno individuato e sequestrato dieci motorini modificati appositamente per trasportare diversi generi alimentari, tra i quali anche i cartoni delle pizze a domicilio. Immediatamente è scattata la sanzione amministrativa, con il sequestro dei mezzi, per di più senza targa e assicurazione. I riders sono stati segnalati all'Asl per la quarantena. Mentre sono scattate le indagini per risalire anche ai laboratori artigianali che hanno confezionato i prodotti. In Campania, infatti, la consegna a domicilio di prodotti non preconfezionati, come pastiere, tortani, pizze e casatielli, appunto, è vietata da un decreto del governatore Vincenzo De Luca.
Controlli a tappeto della Polizia Locale per Pasqua
Le squadre della Polizia Municipale di Napoli, infatti, in questi giorni hanno rafforzato i controlli sugli spostamenti in città. C'è la massima attenzione per la Settimana Santa, soprattutto per chi potrebbe essere tentato dal bel tempo di uscire di casa per fare una passeggiata o una gita tra Pasqua e Pasquetta. Proprio per questo motivo, nel weekend sono stati sospesi o ridotti anche i trasporti pubblici di Eav e Anm. Stamattina, nel corso dei controlli sul rispetto delle norme anti-contagio, gli agenti della Polizia Locale della U.O. Fuorigrotta hanno sequestrato 10 motoveicoli artatamente modificati per il trasporto di generi alimentari, alcuni di questi strutturati in particolare per la consegna a domicilio di cartoni per le pizze.
Il sequestro dei mezzi è scattato poiché i motorini sono risultati privi di copertura assicurativa oltre che delle targhe identificative. I soggetti fermati, che non hanno potuto dimostrare alcuna autorizzazione per le attività di consegna a domicilio, sono stati inoltre verbalizzati e segnalati all’ASL per l’isolamento fiduciario. Durante i controlli gli operatori hanno dovuto riscontrare, inoltre, le pessime condizioni igienico sanitarie dei cassonetti porta alimenti per cui sono in corso ulteriori accertamenti per le verifiche alle attività commerciali per i quali i soggetti verbalizzati collaborano.