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La “signora della pelliccetta” vs Silvian Heach: come è finita?

Aspettando querele e battaglie legali, ecco perché, fino ad ora, tutti i diretti interessati hanno tratto giovamento dall'”affaire pelliccetta”, diventato un vero e proprio caso nazionale.
A cura di Valerio Papadia
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Guardiamo un video virale, ridiamo di quelle immagini che se non fossero esagerate, grottesche, non farebbero così tanta eco e poi, appena monta la polemica, non esitiamo a passare dalla parte di chi si indigna, di chi punta il dito, di chi non lesina giudizi e commenti del tipo "vergogna" o "poverina". È quello che è accaduto – come accade sempre, d'altronde – con il caso della "signora della pelliccetta", che negli ultimi giorni ha tenuto banco su tutti i media nazionali, diventando un vero e proprio caso. Riassumendo, in breve, anche se come detto il fatto è fin troppo noto: una donna viene ripresa, a sua insaputa, mentre nel negozio Silvian Heach situato all'outlet La Reggia di Marcianise (Caserta), protesta contro la commessa a causa di un abito acquistato pochi giorni prima e indossato in occasione di un matrimonio, nel quale figurava come testimone, che si sarebbe stinto, macchiandole la pelliccetta bianca indossata come coprispalla.

Volano parole grosse, insulti, interviene la sicurezza, la cliente sviene: tutti gli elementi per far schizzare le visualizzazioni alle stelle, affinché il video passi da un contatto all'altro su Whatsapp e venga condiviso su Facebook. Fino a quando la cliente non annuncia di passare alla vie legali, l'azienda rincara la dose, prima offrendo tutto il suo appoggio alla cliente, poi "approfittando" della notorietà derivante dal video per organizzare una campagna pubblicitaria. La conclusione, per ora, in attesa di citazioni in giudizio (tutto e in mano alla Guardia di Finanza, con una denuncia per truffa e una per violazione della privacy) e battaglie in tribunale, è che da questa storia, dall'"affaire pelliccetta", ci hanno guadagnato tutti i diretti interessati.

La "signora della pelliccetta" star delle discoteche

Anche se, in una intervista rilasciata a Fanpage.it, la "signora della pelliccetta" – al secolo Rosanna Magliulo – si è dichiarata "umiliata e offesa" per la truffa ricevuta dal negozio di abbigliamento e per il trattamento ricevuto in sede di reclamo, non sembra disdegnare l'interesse dimostratole da alcuni "fan". È lei stessa a dichiarare che, dopo la diffusione del video, le persone che la incontrano per strada le chiedono un selfie o addirittura un autografo. Come spesso capita ai fenomeni del web, poi, la donna è stata subito precettata dal circuito delle ospitate nei locali notturni: questa sera, infatti, Rosanna sarà la guest star di una discoteca con il nome d'arte di "Miss Pelliccetta".

Silvian Heach e la campagna social costruita ad hoc sul video

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Anche il marchio di abbigliamento, protagonista suo malgrado del video, è stato abile a trasformare una potenziale occasione di svantaggio in una campagna social a suo favore. Sui profili social dell'azienda, infatti, non sono tardati ad arrivare veri e proprio spot pubblicitari dallo slogan che fa chiaro riferimento all'episodio: "Per garantire uno shopping sereno e moderare lo stress della vita moderna ti offriamo alte dosi di Vitamina C. Accendi la tua energia e previeni svenimenti facili!". Su Instagram, poi, lo stesso brand di moda ha lanciato l'hashtag #pelliccette e lo slogan: "Pelliccette in promozione. Fino ad esaurimento" altro – abbastanza chiaro – rimando allo stato di agitazione e allo svenimento della cliente.

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Sono giornalista dal 2010. A Fanpage.it dall'agosto del 2016, scrivo per l'area Napoli, per la quale mi occupo del desk.
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