“La Solfatara non è monitorata da mesi”: l’allarme dell’Osservatorio Vesuviano
È da novembre che la stazione installata sul cratere della Solfatara – il supervulcano dei Campi Flegrei a Pozzuoli, nella provincia di Napoli – dall'Osservatorio Vesuviano, che dovrebbe trasmettere i dati relativi alla temperatura, alla composizione chimica e al flusso di anidride carbonica, fondamentali per capire l'andamento del magma e la "salute" delle fumarole e del vulcano, è fuori uso e non garantisce il monitoraggio costante fondamentale per i ricercatori. È per questo che Francesca Bianco, direttrice dell'Osservatorio Vesuviano – organo che fa parte dell'Ingv, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – ha deciso di scrivere, come riporta Il Mattino, alla Procura di Napoli, che nell'ottobre del 2017 ha posto sotto sequestro l'intera area, chiedendo che almeno i ricercatori possano accedere alla caldera per riparare la strumentazione necessaria per tenere sotto controllo il pericolosissimo supervulcano.
Tragedia della Solfatara: tre persone inghiottite dal cratere
L'intera area della Solfatara è stata posta sotto sequestro dopo l'immane tragedia avvenuta lo scorso anno: era il 12 settembre del 2017 quando tre turisti residenti in Veneto – Massimiliano Carrer, 45 anni, Tiziana Zaramella, 42, e loro figlio Lorenzo, di soli 11 anni – sprofondarono in un cratere della Solfatara. Un'intera famiglia sterminata: a salvarsi soltanto l'altro figlio della coppia, un bambino di soli 7 anni, che in un attimo ha perso il padre, la madre e il fratello maggiore.