186 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Le colpe di Stefano Caldoro nel disastro sanità in Campania

La lettera e il dibattito sulla Regione Campania: “Tagli nella sanità, nessuna bonifica delle aree inquinate: il presidente Caldoro ha dalla sua solo una condizione: il silenzio, l’assenza di conflitto offerti dalla politica sociale e istituzione del centro sinistra e da Cgil, Cisl, Uil”.
A cura di Redazione Napoli
186 CONDIVISIONI
Immagine

Pubblichiamo un intervento di Vincenzo Gagliano, del Forum «Diritti per la salute», nell'ambito del dibattito sulla città aperto dall'ex consigliere regionale campano Franco Maranta.

Il governatore della Campania, colpevolmente, mette le mani avanti, respingendo preventivamente le accuse di elettoralismo riferite all’annuncio di riduzione del regime dei tickets nella sanità. Ma, proprio di una misura ininfluente di carattere propagandistico si tratta, che arriverebbe dopo cinque anni di tagli ai servizi sanitari, di incremento della privatizzazione, di mortificazione delle professionalità e dell’efficienza delle strutture pubbliche. Il presidente Caldoro ha dalla sua solo una condizione: il silenzio, l’assenza di conflitto offerti dalla politica sociale e istituzione del centro sinistra e da CGIL CISL UIL. In questi anni, la tendenza, avviata dalle precedenti gestioni, a colpire crudelmente i centri di alta specializzazione pubblica, la medicina preventiva, le strutture territoriali diffuse, quali i consultori, i servizi di salute mentale, i Sert per le tossicodipendenze. Le liste di attesa per patologie pesanti, quali le oncologiche,le cardiologiche,le vascolari si dilatano e pongono in pericolo la vita di migliaia di cittadini. La povertà diffusa, la privatizzazione del sistema diagnostico impediscono a fasce sempre più larghe di popolazione di Napoli e della Campania di accedere al principio costituzionale della tutela della salute. E siamo qui, in Campania, dove i fattori di rischio sono notevolmente superiori, rispetto al complesso del Paese, per la nota vicenda della delittuosa gestione, aperta alla presenza devastante della malavita, dei rifiuti urbani, industriali, che ha determinato un alto inquinamento dei terreni e dell’ambiente. Sono state documentate le patologie nefaste per l’apparato respiratorio, il sistema linfatico, quello urogenitale.

La gestione Caldoro, i tagli ai servizi sanitari, lo stop alle bonifiche

La gestione Caldoro ha risposto con la riduzione di personale e servizi sanitari, non ha avviato le necessarie bonifiche a Bagnoli, Acerra, nell’area nord di Napoli e nel Casertano, ha lasciato intatto il carico di rifiuti in tutte le province campane. Sempre più persone si ammalano e si ammaleranno non trovando risposte nelle strutture pubbliche e non potendo accedere agli alti costi di quelle private, non avendo possibilità di sostenere i costi dei viaggi della speranza. Dinanzi alla feroce politica di destra di Caldoro, la colpevole connivenza del centrosinistra tocca ancora una volta alla realtà viva dei movimenti caricarsi della responsabilità della denuncia e della lotta. In questi anni, se una speranza è rimasta viva, se qualche provvedimento contradditorio è stato posto in campo, quale quello sulla terra dei fuochi, lo si deve al nascere e rafforzarsi delle aggregazioni territoriali autonome di popolazioni duramente colpite e abbandonate dalla politica colpevole. Bisogna fare un passo innanzi.

È questo il progetto di lotte sociali avanzato per l’autunno dall’arcipelago dei movimenti per l’ambiente, il risanamento territoriale e la salute. Di fronte alla gelosa salvaguardia della propria autonomia e all’espressione delle volontà territoriali di massa, queste preziose realtà di rappresentanza diretta devono ricercare l’unità dei fronti di lotta e l’integrazione programmatica. Bisogna raggiungere rapidamente la dimensione regionale e nazionale delle piattaforme rivendicative e delle iniziative conflittuali. Dal governo nazionale e regionale c’è necessità di pretendere le indagini sanitarie di massa, le bonifiche, il controllo democratico dell’integrità dei territori urbani e agricoli, la rinascita della sanità pubblica . Napoli e la Campania da terra dei fuochi della camorra e della malapolitica devono divenire una sola grande lotta popolare per stoppare il biocidio che continua per le inefficienze della Regione Campania e della ammuchiata governativa guidata da Renzi.

186 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views