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Le violenze notturne di Chiaia riguardano tutta Napoli. Ma Comune e residenti dove sono?

Quando l’ammuina avviene nelle zone ricche c’è solo un dibattito stupido sui fetentoni delle periferie che vanno a inquinare le zone belle? Chiaia non dev’essere macchiata da mobilitazioni anti-criminalità?
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La scimmietta che non parla a Napoli non c'è: qui parlano tutti. Anzi scrivono, scrivono sui social network, sfogatoio costante, in mancanza di interlocuzione con le istituzioni locali. La scimmietta che non sente è il Comune di Napoli: non sente che da un anno e mezzo la movida giovanile notturna e non solo a Chiaia, si sta trasformando in frastuono, in regno del ‘tutto è possibile'. È possibile gettare bottiglie di vetro ovunque e in qualsiasi ora del giorno e della notte, è possibile sparare musica in spregio ad ogni norma di civiltà (l'ordinanza recente varata dal sindaco Luigi De Magistris è debolissima, nasce monca e si dimostrerà inefficace). È possibile piazzare tavolini e sedioline senza criterio, è possibile non prevedere più controlli della Polizia Municipale, è possibile far finta di niente, tanto se sparano ai baretti di Chiaia è «questione di ordine pubblico». Ma quale scellerato amministratore può mai non sentire come un proprio problema quello del far west nei luoghi delle serate notturne di giovani? Il Comune è la scimmietta che non sente. E non sente.

La scimmietta che non parla, spiace dirlo, sono tantissimi residenti del salotto buono della città. A Chiaia vivono molti dei titolari dei ‘baretti', le loro famiglie, molti sono soci fra loro, sono imprenditori che hanno varie partecipazioni, ci sono tante persone perbene (meglio scriverlo per non urtare suscettibilità), ci sono industriali piccoli e grandi, commercianti, avvocati, medici, politici, magistrati, docenti, commercialisti, editori e direttori di giornali eccetera. C'è insomma la borghesia partenopea (che Benedetto Croce non ci fulmini dall'alto per questa definizione). Ma questa gente, quando spuntano le pistole, quando i bossoli restano a terra, è la prima a sparire. Possibile che è solo quando la camorra si muove nelle periferie che si fanno i cortei che si propongono soluzioni più o meno draconiane? Quando l'ammuina avviene nelle zone ricche c'è solo un dibattito stupido sui fetentoni delle periferie che vanno a inquinare le zone belle? Chiaia non dev'essere macchiata da mobilitazioni anti-criminalità? Tutto va bene, madama la marchesa?

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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