video suggerito
video suggerito
Covid 19

L’emergenza Coronavirus fa saltare le coperture dei latitanti ricercati: caccia aperta

Le misure di contrasto al coronavirus, inaspettatamente, possono avere un altro contraccolpo sulla criminalità organizzata: oltre a bloccare le piazze di spaccio, possono causare grossi problemi alle reti di protezione dei latitanti, aiutando le squadre catturandi di polizia e carabinieri a stanare i latitanti.
A cura di Nico Falco
187 CONDIVISIONI
L'arresto di Marco Di Lauro
L'arresto di Marco Di Lauro
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Resto a casa", e vale per tutti. Ma per qualcuno questa quarantena dettata da motivi sanitari potrebbe essere soltanto il preludio di una forzata da motivi di giustizia, e che sarebbe decisamente più lunga dei 15 giorni prospettati: con il divieto di uscire da casa diventano più complicate, o addirittura si fermano anche tutte le attività "di copertura" dei latitanti. Si potrebbe quindi spianare la strada alle sezioni catturandi di Carabinieri e Polizia, che in questi giorni di emergenza non hanno fermato le operazioni e potrebbero avere da questa situazione drammatica un aiuto inaspettato. Il primo esempio è arrivato dalla Calabria, con l'arresto di Cesare Antonio Cordì, dell'omonimo clan di Locri, ricercato da agosto: i carabinieri hanno seguito il suo vivandiere fino alla villetta isolata dove si nascondeva.

Fonti investigative avevano rivelato a Fanpage.it che le norme di contenimento del coronavirus, quelle che purtroppo stanno costringendo tutti gli italiani a sacrificare la propria libertà per salvaguardare la salute collettiva, hanno anche dei lati positivi nella lotta alla criminalità. Per esempio, sulle piazze di spaccio: via le vedette, che non potranno stare più per strada perché potranno essere denunciate. E danni anche per gli spacciatori, come quello bloccato ieri sera a Secondigliano: denunciato per inosservanza delle norme oltre che per possesso di droga. Ma i risvolti ci sono anche sui clienti: non potranno andare con disinvoltura nelle piazze di spaccio e potrebbero anche involontariamente aiutare le forze dell'ordine che, seguendoli, troverebbero i nascondigli dei pusher.

Il contraccolpo, negativo per la camorra, esiste anche sulle coperture dei latitanti che, per mantenere il proprio potere, devono restare stabilmente sul territorio dove il loro clan è influente o almeno tornarci di frequente. Come ha dichiarato Marco Di Lauro, arrestato dopo 14 anni di latitanza: lo cercavano in mezzo mondo, dall'Europa dell'Est a Dubai, ma dopo l'arresto ha confessato di non essersi praticamente mai mosso da Napoli.

Si tratta di reti fitte e complesse, in grado di organizzare gli spostamenti anche all'ultimo minuto, tanto che in diverse occasioni le forze dell'ordine sono state a un passo dalla cattura di superlatitanti ma sono arrivate pochi istanti dopo, trovando il letto ancora caldo e la tavola apparecchiata. Ma cosa succede se l'intera rete non ha provveduto a fare scorte di viveri e viene bloccata tout court o obbligata a fantasiose autocertificazioni (che saranno verificate) per gli spostamenti?

L'intero apparato di protezione può crollare e, come si dice in gergo, "si muovono i telefoni": i complici cominciano a parlare con meno prudenza perché c'è necessità di riorganizzarsi. E le catturandi possono fare terra bruciata intorno ai possibili nascondigli già individuati, preparando il blitz con la sicurezza di poter tenere sotto controllo tutte le vie di fuga e chiunque tenti di scappare all'ultimo. O, come capitato per il boss emergente della ‘ndrangheta, possono proprio essere i sodali a tradire involontariamente il capo: un latitante nascosto ha comunque bisogno di cibo e beni di prima necessità e un vivandiere, in una situazione come quella che stanno vivendo oggi tutti gli italiani, potrebbe essere meglio della strada lastricata di sassolini di Pollicino.

187 CONDIVISIONI
32831 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views