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Gomorra: la serie tv e la città

Lo sfogo di de Magistris su Gomorra: “La serie tv fa aumentare le stese”

Il sindaco di Napoli, intervenuto al programma “Un giorno da pecora” su Rai Radio 1 ha parlato del pericolo di emulazione che la serie tv di Sky, tratta dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano e giunta alla terza stagione, può generare soprattutto nei più giovani.
A cura di Valerio Papadia
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Sono parole dure quelle che il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha speso nei confronti della serie tv Gomorra, giunta alla terza stagione che, proprio nel corso di questa settimana, si concluderà su Sky Atlantic. Intervenuto al programma "Un giorno da pecora", condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro su Rai Radio 1, il primo cittadino partenopeo ha così commentato il serial tratto dall'omonimo romanzo di Roberto Saviano: "La nuova stagione di Gomorra? Non l'ho vista ma devo essere sincero. Al di là dell'opera d'arte, su cui ognuno la può pensare come vuole, mi preoccupa molto, da sindaco, da genitore e da ex magistrato, l'emulazione che diversi ragazzi fanno nell'imitare i personaggi negativi quasi come se diventassero positivi o simpatici. Si perdono i punti di riferimento quelli veri della vita, e questo è pericoloso".

A diretta domanda se gli episodi narrati nella finzione del serial si verifichino poi anche nella vita reale, de Magistris risponde: "La sera dopo il serial aumentano anche le ‘stese' nella nostra città. Noi siamo preoccupati, si sta abbassando molto la soglia di commissione dei reati da un punto di vista anagrafico, cioè i ragazzini tra i 10 e i 16 anni con coltelli e qualche volta con pistole. Questo è un fatto su cui ci si deve interrogare tutti" ha concluso il sindaco di Napoli.

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