184 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

L’omaggio in musica della Polizia all’agente ucciso. Domani i funerali di Lino Apicella

La Polizia di Stato ha pubblicato la “Preghiera del Poliziotto” su Facebook dedicandola all’agente Lino Apicella, morto a Napoli il 27 aprile durante un inseguimento, a tutti quelli “che hanno donato la vita per il bene comune”. La preghiera è interpretata da Alessandro Preziosi, Violante Placido, Stefano Di Battista, Nicky Nicolai, Dario Rosciglione, Andrea Rea e Luigi Del Prete. I funerali si terranno domani, 8 maggio 2020.
A cura di Nico Falco
184 CONDIVISIONI
Immagine

La Polizia di Stato ha postato sul proprio profilo Facebook la "Preghiera del Poliziotto", per rendere omaggio all'agente scelto Pasquale Apicella, morto a Napoli durante un inseguimento lo scorso 27 aprile. La preghiera è interpretata da Alessandro Preziosi, Violante Placido, Stefano Di Battista, Nicky Nicolai, Dario Rosciglione, Andrea Rea e Luigi Del Prete, è stata scritta dai cantautori Massimo Bizzarri e Giuseppe Marcucci. "Tu che sostieni gli angeli, quando attraversi il cielo dipingi un paio d'ali anche per noi…", scrive la Polizia su Facebook, riprendendo la parte conclusiva del testo della preghiera e dedicandola "all'agente scelto Apicella e a tutti coloro che hanno donato la vita per il bene comune".

I funerali di Lino Apicella si terranno domani, 8 maggio, e saranno trasmessi in streaming anche sulla pagina della Polizia di Stato. La notte del 27 aprile il poliziotto era intervenuto in supporto ai colleghi che erano alle calcagna di una banda di ladri dopo un tentato furto in una banca di via Abate Minichini, nel centro di Napoli. I criminali avevano speronato una prima volante per guadagnare la fuga e avevano imboccato contromano e a oltre 150 all'ora via Calata Capodichino, colpendo l'automobile guidata da Apicella. Il poliziotto era morto sul colpo, il collega sul sedile passeggero era rimasto ferito in modo non grave.

I quattro criminali erano stati bloccati: tre di loro, che erano nell'Audi A6 in fuga, sono accusati di omicidio volontario, mentre il quarto, rimasto davanti alla banca, di favoreggiamento. Secondo la ricostruzione durante la fuga hanno lanciato una chiave inglese e una ruota di scorta contro una seconda volante che li stava inseguendo; l'uomo che era alla guida ha detto di non aver provocato volontariamente l'incidente, ma di aver perso il controllo dell'auto dopo essersi scontrato con lo spartitraffico in cemento. Dopo l'udienza di convalida il giudice ha disposto la custodia in carcere per tutti.

184 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views