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Melito, chiedeva il pizzo per conto del clan Mallardo: arrestato latitante di 51 anni

I carabinieri hanno tratto in arresto Sabatino Pellegrini, 51 anni, ritenuto contiguo al clan camorristico dei Mallardo, nonché latitante dallo scorso 8 novembre, quando si era sottratto a un ordine di custodia cautelare in carcere: l’accusa nei confronti del 51enne, arrestato a Melito, nella provincia di Napoli, è quella di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
A cura di Valerio Papadia
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Lo scorso 8 novembre si era sottratto a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea, per estorsione aggravata dal metodo mafioso, dandosi alla fuga. È stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, al termine di un'articolata indagine, Sabatino Pellegrini, 51 anni, considerato contiguo al clan camorristico dei Mallardo: l'uomo è stato arrestato a Melito, nella provincia di Napoli. Secondo le indagini condotte dai militari dell'Arma, Pellegrini avrebbe estorto a un imprenditore il provento illecito dell'usura perpetrata da Gennaro Trambarulo, cognato del 51enne e ritenuto anch'egli contiguo al clan Mallardo, arrestato il 5 novembre scorso dai carabinieri di Castello di Cisterna insieme alla compagna, Carmela Pellegrini, perché ritenuti anche loro responsabili di truffa aggravata.

Nella fattispecie, Trambarulo e la compagna, sorella di Sabatino Pellegrini, come testimonia l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei loro confronti, sono accusati di violenza privata, usura ed estorsione continuate, aggravate dal metodo mafioso, ai danni di due imprenditori: per loro, il 51enne si era occupato di recuperare i soldi delle estorsioni dai soggetti in questione. I militari dell'Arma, dopo circa due mesi, hanno così sorpreso Pellegrini in un'abitazione posta al primo piano di una palazzina di Melito: alla vista dei carabinieri, il 51enne non ha opposto resistenza; nel covo sono stati sequestrati due telefoni cellulari, che serviranno per approfondire le indagini.

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