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Mercato, stesa con pistola e mitraglietta, 28 colpi esplosi nella notte

Ventotto colpi sono stati esplosi nella notte del 14 novembre in via Enrico Cosenz, nel quartiere Mercato, nel centro di Napoli. Si sarebbe trattato di una stesa, avrebbero usato una pistola e una mitraglietta. La zona è quella del clan Caldarelli, alleato coi Rinaldi, a loro volta in lotta con il clan Mazzarella.
A cura di Nico Falco
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Sarebbero stati in due, in sella a uno scooter. Copione classico da "stesa", la scorribanda lungo i vicoli cittadini con le canne delle armi rivolte verso l'alto, per dare un segnale della propria presenza e come atto di forza. Questa volta è successo in via Enrico Cosenz, nel quartiere Mercato, nel centro di Napoli, a pochi passi dall'ospedale Loreto Mare. Nessun ferito, ma una mole di fuoco impressionante: armati di pistola e mitraglietta, i criminali hanno lasciato sull'asfalto 28 bossoli. L'allarme è partito intorno alle 2, quando alcuni testimoni hanno sentito il rumore dei colpi di pistola e qualcuno avrebbe visto anche il motorino che schizzava nella stradina.

La zona è quella di influenza del clan Caldarelli, alleato coi Rinaldi e quindi contrapposto al clan Mazzarella, con interessi rispettivamente nella zona delle Case Nuove e nel quartiere Mercato. I carabinieri hanno trovato a terra 28 bossoli e due ogive deformate all'altezza del civico 36. I proiettili erano probabilmente finiti a terra dopo un rimbalzo contro i muri, ma non si registrano danni a cose o persone e non sono stati trovati fori nelle pareti degli edifici, il che farebbe pensare che i colpi siano stati esplosi verso il cielo.

I bossoli sono 9 calibro 9×21, esplosi da una pistola, e 19 calibro 9×19, questi ultimi verosimilmente sparati in corsa con un'arma automatica come una mitraglietta. Le indagini sono affidate ai carabinieri del Nucleo operativo Stella. La zona dove è avvenuta la stesa si trova nei pressi Loreto Mare e a febbraio scorso, quando ci fu un episodio del genere, alcune pallottole arrivarono fin dentro l'ospedale, conficcandosi nelle pareti interne del reparto di Maternità.

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