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Mercoledì i funerali di Ulderico Esposito, il tabaccaio aggredito nella stazione di Chiaiano

Sono stati fissati per mercoledì 10 luglio alle ore 12, nella chiesa di San Giacomo Apostolo di Calvizzano, i funerali di Ulderico Esposito, il tabaccaio di 52 anni morto il 4 luglio scorso all’ospedale Cardarelli di Napoli. L’uomo era stato aggredito a giugno da un 36enne nigeriano, che lo aveva colpito al volto causandogli una emorragia cerebrale.
A cura di Nico Falco
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Ulderico Esposito, il tabaccaio aggredito nella stazione Chiaiano della metropolitana di Napoli e morto dopo quasi un mese in ospedale.
Ulderico Esposito, il tabaccaio aggredito nella stazione Chiaiano della metropolitana di Napoli e morto dopo quasi un mese in ospedale.

Si terranno mercoledì 10 luglio, alle ore 12, i funerali di Ulderico Esposito, il tabaccaio di 52 anni morto al Cardarelli il 4 luglio scorso in seguito alle ferite riportate in una aggressione mentre era al lavoro nella stazione della metropolitana di Chiaiano. La funzione funebre, officiata dal sacerdote Ciro Tufo, sarà celebrata a Calvizzano, in provincia di Napoli, nella chiesa di San Giacomo Apostolo, frequentata dal tabaccaio e dalla sua famiglia. Per lo stesso giorno il sindaco di Mugnano, Luigi Sarnataro, proclamerà il lutto cittadino.

Ulderico Esposito venne ferito il 9 giugno scorso da un giovane nigeriano durante una discussione sorta nei pressi della sua attività, all'interno della stazione di Chiaiano della Linea 1 della metropolitana di Napoli. L'uomo, 52 anni, gli avrebbe chiesto di spostarsi e il giovane, 36 anni, lo avrebbe colpito con un violento pugno al volto che gli aveva causato una emorragia cerebrale. Esposito aveva perso i sensi ed era stato trasferito al Cardarelli, dove era stato ricoverato in prognosi riservata e dove è rimasto fino alla sua morte, quasi un mese dopo l'aggressione, il 4 luglio. Il 36enne, bloccato subito dopo l'aggressione, era stato arrestato.

La vicenda aveva destato grande scalpore, era intervenuto anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini per chiedere pene esemplari per il giovane africano colpevole dell'aggressione ed erano arrivati i messaggi di cordoglio da parte del presidente della regione Vincenzo De Luca e del sindaco Luigi De Magistris. Dopo il decesso anche la comunità nigeriana aveva espresso solidarietà alla famiglia, prendendo le distanze dal gesto violento del connazionale.

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