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Michele Savastano, risvegliato dal coma, sta ricominciando a parlare

Continuano a migliorare le condizioni di Michele Savastano, il ragazzo di 29 anni travolto da una motocicletta a Vico Equense l’11 agosto mentre attraversava la strada insieme alla fidanzata Pina. Il giovane, uscito dal coma, si trova nella clinica Sant’Anna di Crotone, specializzata nel risveglio cerebrale. Sta riprendendo a parlare.
A cura di Nico Falco
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Michele Savastano e Pina Di Nola (da Facebook)
Michele Savastano e Pina Di Nola (da Facebook)

Ancora poche sillabe, ma sta ricominciando a parlare. Prosegue a ritmo spedito il recupero di Michele Savastano, il ragazzo di 29 anni di Castellammare di Stabia travolto da una motocicletta mentre attraversava la strada a Vico Equense insieme alla fidanzata Pina. Il giovane, che dopo l'incidente era entrato in coma, si è risvegliato pochi giorni fa e nelle scorse ore le sue condizioni sono ulteriormente migliorate: sta riprendendo a comunicare con la voce.

I segnali incoraggianti arrivano dalla clinica Sant'Anna di Crotone, dove è ricoverato dal 9 settembre, trasferito dal Cardarelli dopo essersi svegliato dal coma. Lo ha comunicato sui social la sorella Margherita, notizia subito ripresa dalla pagina Facebook "Stabiesi al 100%". "Michele ha cominciato a emettere i primi suoi dopo l'incidente – si legge nel post – Miki ha chiesto dei suoi genitori, di sua sorella e della sua amata Pina. Forza, Miki, ti stiamo aspettando". Il giovane era stato travolto nella notte tra l'11 e il 12 agosto, un mese fa. Pina e Michele avrebbero dovuto sposarsi a fine mese, il 26 agosto. Stavano attraversando la strada a Vico Equense, una motocicletta di grossa cilindrata li ha travolti mentre erano sulle strisce pedonali. La ragazza, sbalzata a terra, si era fratturata un femore. Decisamente più preoccupanti le condizioni del 29enne, che nell'impatto aveva riportato delle gravi ferite alla testa; era stato trasportato all'ospedale Cardarelli di Napoli, dove era stato sottoposto a due intervenuti chirurgici.

Il 4 settembre scorso, ancora in coma, aveva cominciato a respirare da solo, dando i primi segnali di risveglio; pochi giorni dopo, nel pomeriggio dell'8 settembre, la bella notizia: Michele non era più in coma, si era svegliato e poteva cominciare le terapie per il risveglio cerebrale. Il giorno successivo è stato trasferito nella clinica specializzata in Calabria.

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