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Milik rapinato con una pistola in faccia, il questore: “Al 90% sono stati napoletani”

Il questore di Napoli De Jesu commenta la rapina a mano armata che ha visto vittima il calciatore del Napoli Milik, cui hanno rubato un costoso orologio Rolex: “Quasi certamente a derubarlo sono stati dei napoletani. Purtroppo il primo obiettivo degli scippatori l’orologio, il secondo è l’iPhone. In questa città puoi attraversare ogni quartiere sensibile con jeans e maglietta senza essere toccato, ma è bene sapere che gli orologi sono appetibili”.
A cura di Redazione Napoli
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"Stiamo lavorando attentamente, ma al 90% sono napoletani ad aver rapinato Milik, napoletani del centro della città". A parlare ai microfoni di Radio Marte nel corso della trasmissione "Si gonfia la rete" il questore di Napoli, Antonio De Iesu: "Purtroppo – spiega – il primo obiettivo degli scippatori l'orologio, il secondo è l'iPhone. In questa città puoi attraversare ogni quartiere sensibile con jeans e maglietta senza essere toccato, ma è bene sapere che gli orologi sono appetibili".

Il calciatore polacco del Napoli Arkadiusz Milik dopo la rapina subita la scorsa notte intorno alle 2 mentre rincasava dopo aver giocato la partita di Champions League Napoli-Liverpool allo stadio San Paolo, ha fatto sapere di aver presentato denuncia ai Carabinieri di Varcaturo (Giugliano). Milik ha raccontato che, mentre era in macchina davanti al cancello di casa, due rapinatori giunti in sella a uno scooter hanno bussato al finestrino della sua auto, poi lo hanno infranto e si sono impossessati del Rolex, un Daytona del valore di ben 27 mila euro, che aveva al polso. A quanto si è appreso, non ha saputo fornire dettagliate descrizioni dei suoi rapinatori dato l'orario e anche la stanchezza post match.

"Voglio prima di tutto ringraziare i funzionari e tutti gli uomini impiegati in occasione di Napoli-Liverpool che hanno fatto un grande lavoro – spiega il questore – . Abbiamo sventato numerosi agguati, si trattava di teppisti che hanno tentato un incontro ravvicinato con i tifosi". E conclude: "L'area dove vive è estremamente estesa e non è facile controllarla. Si tratta di un'area periferica molto isolata e per questo diventa difficile monitorarla".

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