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Molestie all'Accademia di Belle Arti

Molestie in Accademia Belle Arti di Napoli: nuova interrogazione in Parlamento

Nuova interrogazione parlamentare per il caso delle molestie all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Dopo quella depositata dal deputato di Sinistra Italiana Fratoianni, a interrogare il Ministro Gaetano Manfredi è la pentastellata Rina De Lorenzo: “Risulterebbe inaccettabile che proprio all’interno di un Istituto dello Stato, che deve esaltare la creatività e la sensibilità degli studenti e che svolge un fondamentale compito educativo e formativo, si sarebbe perpetrato un simile reato”.
A cura di Gaia Martignetti
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Il caso di presunte molestie ai danni delle studentesse dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, arriva ancora una volta in Parlamento. Dopo l'interrogazione presentata dal deputato di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, anche Rina De Lorenzo, deputata del Movimento 5 Stelle, deposita un'interrogazione indirizzata ministro dell'Università e della Ricerca Gaetano Manfredi.

«Qualora la vicenda venisse confermata dalle indagini giudiziarie – spiega la deputata pentastellata a Fanpage.it  risulterebbe inaccettabile che proprio all'interno di un Istituto dello Stato, che deve esaltare la creatività e la sensibilità degli studenti e che svolge un fondamentale compito educativo e formativo, si sarebbe perpetrato un simile reato.  Ho chiesto al Ministro dell’Università e Ricerca quali iniziative urgenti intenda intraprendere per quanto di competenza, per fare chiarezza su una vicenda che mina un bene-interesse giuridico di rilievo costituzionale e se sia a conoscenza di iniziative eventualmente intraprese dall'Accademia, in via preventiva, al fine di tutelare la dignità delle proprie studentesse da simili e inaccettabili avvenimenti».

Nell'interrogazione depositata il 25 febbraio 2020 la deputata scrive anche:  "Destano stupore le seguenti affermazioni fatte dal presidente dell'Accademia Giulio Baffi: «parlo anche a nome del direttore Giuseppe Gaeta e della Consulta degli studenti, sono profondamente addolorato per tutto quanto accaduto, l'Accademia perde un docente di grande esperienza e grande bravura che ha saputo dare molto ai suoi allievi e a questo luogo» che, se accertate come veritiere, dovrebbero comportare, a giudizio dell'interrogante, l'azzeramento dei vertici dell'Accademia addolorata per la perdita di un docente e non per la perdita della propria dignità e del proprio decoro istituzionale relativamente all'accaduto».

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Il caso è finito anche sul tavolo della Procura di Napoli che ha aperto un fascicolo, mentre il professore in questione ha rassegnato le dimissioni dall'Accademia, respingendo con forza, tramite i suoi avvocati, tutte le accuse. Intanto continuano ad arrivare a Fanpage.it segnalazioni di studentesse e di ex alunne dell'Abana, che raccontano di presunte molestie subite dallo stesso docente, risalenti anche a diversi anni fa. Il direttore dell'Accademia Giuseppe Gaeta pochi giorni dopo l'esplosione del caso, aveva annunciato l'apertura di un centro d'ascolto psicologico per gli studenti: "Stiamo programmando l'apertura di un centro di ascolto in collaborazione con soggetti che abbiano competenze riconoscibili e qualificate. Vogliamo offrire la nostra tutela e la nostra capacità di garantire la privacy e l'anonimato in un momento così delicato perché – ha spiegato – l'eccesso  di esposizione potrebbe produrre l'effetto contrario e cioè che le persone non accettino di essere esposte. Noi invece vorremmo insieme alla Consulta sviluppare un'opportunità di ascolto".

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