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Molestie all'Accademia di Belle Arti

Molestie sessuali in Accademia Belle Arti: dopo il video il caso arriva in Parlamento

Molestie sessuali in Accademia di Belle Arti: dopo il video della studentessa che accusa il prof, il caso arriva in Parlamento: il deputato Nicola Fratoianni presenta un’interrogazione al ministro dell’Università Gaetano Manfredi. I carabinieri per la seconda volta negli uffici dell’istituzione universitaria. Che annuncia l’apertura di un centro psicologico per gli studenti.
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Arriva in Parlamento il video di Fanpage.it in cui una studentessa di 20 anni accusa di molestie sessuali un prof. L'Accademia di Belle Arti di Napoli. Sarà Nicola Fratoianni, deputato di Sinistra Italiana a interrogare il ministro dell'Università Gaetano Manfredi chiedendogli lumi sulla vicenda che da qualche mese ha scosso dal torpore l'ambiente dell'Accademia partenopea.

«La magistratura sta indagando  – scrive il parlamentare –  io intanto presento una interrogazione al Ministero, perché ogni istituzione faccia le sue opportune e obbligatorie valutazioni.Nel rispetto del dolore di queste ragazze di 20 anni».

 Proprio stamane, probabilmente nel peggior periodo possibile, Belle Arti è stata protagonista di un evento pubblico: i carabinieri hanno riconsegnato un dipinto rubato nel 1975. E in quel contesto il direttore dell'Accademia partenopea, Giuseppe Gaeta, è stato sollecitato dai giornalisti presenti su una vicenda ben più triste ovvero le tensioni in Abana dopo il deflagrare della notizia. Gaeta ha annunciato un centro d'ascolto psicologico per gli studenti: "Stiamo programmando l'apertura di un centro di ascolto in collaborazione con soggetti che abbiano competenze riconoscibili e qualificate. Vogliamo offrire la nostra tutela e la nostra capacità di garantire la privacy e l'anonimato in un momento così delicato perché – ha spiegato – l'eccesso  di esposizione potrebbe produrre l'effetto contrario e cioè che le persone non accettino di essere esposte. Noi invece vorremmo insieme alla Consulta sviluppare un'opportunità di ascolto".

In realtà la studentessa ascoltata da Fanpage.it ha lamentato anche la mancata tutela da parte dell'istituzione universitaria. Su questo i vertici dell'Abana sono però irremovibili: "L'Accademia è stata parte attiva ancor prima che questa vicenda assumesse una rilevanza mediatica operando nel solco del dettato istituzionale, delle regole a nostra disposizione e soprattutto in collaborazione con gli organi di rappresentanza che sono la presidenza, la direzione e la Consulta degli studenti, organo fondamentale, per poter appurare i fatti e poter intervenire in maniera puntuale".

Giuseppe Gaeta poi parla della parte giudiziaria.  La procura guidata da Giovanni Melillo non l'ha ancora ascoltato, pur avendo aperto un fascicolo per le cui indagini sono delegati i carabinieri. Il fascicolo è affiato al pm Cristina Curatoli e al Procuratore aggiunto Raffaello Falcone. Gli avvocati del professore continuano a respingere ogni addebito sulla vicenda. I militari hanno per due volte chiesto accesso agli atti dell'istituzione universitaria:  per acquisire documenti utili alle indagini. Intanto il prof tirato in ballo resta assente per malattia. Domani 19 febbraio i suoi esami saranno tenuti da una commissione di tre professori.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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