Si è dimesso il professore dell'Accademia di Belle Arti di Napoli accusato di presunte violenze sessuali ai danni di un'allieva. Con una lettera fatta pervenire ai vertici dell'Accademia, il professore ha ricordato il lavoro svolto e il contributo apportato all'insegnamento nell'istituzione universitaria partenopea e ha giustificato la sua decisione con la volontà di salvaguardare la serenità e il benessere degli allievi e di fare un passo indietro per potersi difendere nelle sedi giudiziarie opportune. Ora, però, la questione non riguarda soltanto il ruolo del docente (che peraltro, in Accademia, aveva deciso di non prendere più parte agli esami: quelli di oggi, ad esempio, sono affidati a una commissione, ndr), ma la complessiva gestione del caso da parte dell'istituzione universitaria napoletana.
A Fanpage.it, la studentessa 20enne che accusa il docente di molestie sessuali ha deciso di affidare un video – fino ad allora, aveva parlato soltanto con gli inquirenti che portano avanti le indagini – nel quale racconta la drammatica esperienza vissuta, culminata con una violenza sessuale che sarebbe avvenuta nell'abitazione del professore. Un'altra ragazza, ex studentessa all'Accademia di Belle Arti di Napoli, si è fatta avanti e a Fanpage.it ha raccontato anche la sua storia: non avendo ceduto alle sue avances, il professore le ha reso la vita difficile. "Ho rifiutato di uscire con lui e da allora mi ha sempre bocciata all'esame" racconta. Intanto, nella giornata di ieri, il video di Fanpage.it nel quale la 20enne racconta le molestie sessuali è arrivato anche in Parlamento, dal momento che il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, ha chiesto una interrogazione al ministro dell'Università Gaetano Manfredi.