Morte del piccolo Antonio Giglio, depositata la richiesta di riesumazione del corpo
Lunedì 9 maggio i legali della famiglia di Fortuna Loffredo hanno depositato formale richiesta per riesumare il corpo di Antonio Giglio, morto a 3 anni precipitando dal settimo piano della palazzine Iacp alla periferia di Caivano (Napoli). Voci poi smentite dalla Procura parlavano di nuovi esami per verificare eventuali abusi sul bimbo morto il 27 aprile 2014. In realtà gli accertamenti richiesti dagli avvocati della famiglia di Chicca, sarebbero orientati sull'esame delle lesioni ossee dovute alla caduta, per poter ricostruire la dinamica e le cause della morte. Sul caso è ora aperto un fascicolo per omicidio volontario.
Le indagini sulla morte di Antonio Giglio
Indagata per omicidio colposo, prima del cambio di imputazione, era la mamma del piccolo, Marianna Fabozzi, compagna di Raimondo Caputo, accusato di essere l'omicida della piccola Fortuna. Secondo l'ipotesi accusatoria il 44enne, detto Titò, già in carcere per abusi sessuali sulle figlie, avrebbe violentato ripetutamente anche Chicca, nel periodo precedente alla morte. Anche Marianna Fabozzi si trova in carcere per aver violato la misura detentiva ai domiciliari alla quale era sottoposta per concorso in abusi sessuali sulle figliolette. Secondo la sorella di Raimondo Caputo sarebbe stata proprio la donna a tenere in braccio Antonio poco prima della sua morte.