Morte di Maria Ungureanu, il gip: “Indagare anche sui genitori”
BENEVENTO – Sono passati due anni e mezzo, ormai, dalla morte di Maria Ungureanu, la bimba di 10 anni trovata morta nella piscina di un hotel di San Salvatore Telesino il 19 giugno del 2016, e le indagini continuano ancora oggi, senza che si sia arrivati a una risoluzione del caso. E così, per scavare ancora di più nella faccenda, per cercare di arrivare alla verità assoluta, il gip del Tribunale di Benevento Flavio Cusani, in Camera di consiglio, ha disposto ulteriori indagini, che coinvolgeranno anche i genitori della piccola, presenti questa mattina nel Palazzo di Giustizia accompagnati dai propri legali. L'inchiesta è stata riaperta nel dicembre del 2017, quando il corpo della bimba è stato riesumato.
Durante l'incontro di questa mattina, il giudice per le indagini preliminari ha deciso di archiviare la posizione di Cristina Ciocan, accusata di concorso nell'omicidio della piccola Maria. L'unico indagato per la morte della bambina resta dunque Daniel Ciocan, il fratello di Cristina, sul quale pende l'accusa di omicidio e violenza sessuale. La piccola, infatti, fu ritrovata completamente nuda nella piscina dell'albergo: l'autopsia confermò, poi, che Maria, prima di morire, aveva subito violenza sessuale.