Morto Ciro Ascione, il papà: “Mio figlio lanciato dal treno”. Mistero su una telefonata
Anche la famiglia di Ciro Ascione, il 16enne scomparso da Arzano lo scorso 20 gennaio, il cui cadavere è stato rinvenuto ieri accanto ai binari della stazione di Casoria, non crede che il figlio si sia suicidato, come già ipotizzato dalla Procura di Napoli Nord, che indaga su quanto accaduto al ragazzino. Nell'appuntamento quotidiano con le news del programma di Rai Tre "Chi l'ha visto?" è stato mandato in onda un video nel quale parla Salvatore Ascione, il padre di Ciro, ha registrato poco dopo aver appreso la notizia del ritrovamento del cadavere del 16enne: "Mio figlio non si è suicidato. È stato lanciato dal finestrino del treno" ha dichiarato l'uomo, sposando la tesi preliminare degli inquirenti, anche se per saperne di più bisognerà aspettare i risultati dell'autopsia, disposta in queste ore.
Tanti gli interrogativi sulla morte di Ciro
Nel frattempo, però, sono molteplici gli interrogativi che affollano la mente degli inquirenti e dei familiari non solo sulle circostanze della morte, ma soprattutto sulle ultime ore di vita di Ciro Ascione. Dopo essere stato avvistato alla stazione Toledo della Metropolitana di Napoli e poi dopo essere stato ripreso dalle telecamere della Stazione Centrale – dove il 16enne avrebbe dovuto prendere il treno per raggiungere Casoria, dove lo aspettava al famiglia – resta forte il dubbio se Ciro sia salito o meno su quel treno. Come raccontato dal padre alla trasmissione televisiva, nel portafogli del 16enne sono stati ritrovati 8, 50 euro: il ragazzo con sé ne aveva 10; mancano giusto 1,50 euro del costo del biglietto.
Una telefonata anonima annuncia la morte del ragazzo
Un altro interrogativo non meno importante riguarda una telefonata anonima, giunta nella serata di domenica 21 gennaio – quindi a circa 24 ore dalla scomparsa di Ciro – al numero indicato dalla famiglia nei vari appelli postati sui social network. "È inutile che cerchi tuo figlio, è gia morto" avrebbe detto un uomo al padre del 16enne. La telefonata è stata ricevuta da Marco Capuano, lo zio di Ciro, convito a maggior ragione che il nipote non si sia suicidato. L'uomo ha ricostruito gli spostamenti del 16enne prima del tragico epilogo e ha rivolto un appello a chiunque abbia visto qualcosa di non avere paura e farsi avanti.