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Movida e assembramenti ad Avellino, le Sardine denunciano il sindaco Gianluca Festa

Denuncia in questura per il sindaco di Avelllino Gianluca Festa. A proporla, un esponente politico del movimento delle Sardine, motivo? Non aver fermato l’assembramento di centinaia di giovani ieri nella città irpina. Video virali testimoniano che il primo cittadino ha addirittura “diretto” un coro anti Salerno nel corso della notte di movida.
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"Notte di Festa" è un calembour che ben rispecchia quanto accaduto tra sabato e domenica ad Avellino, capoluogo di provincia della Campania. Lì, a dispetto del divieto di assembramenti disposto da decreti di governo e dall'obbligo di mascherina e di chiusura locali disposto da ordinanze regionali nell'ambito delle iniziative anti-contagio da Coronavirus, il sindaco Gianluca Festa si è presentato in strada tra ali festanti di ragazzi e dopo aver guidato un coretto anti-Salerno si è prestato a selfie e foto, tramutando la placida domenica avellinese in una giornata di polemiche politiche: il video di Festa è diventato virale e oggi si attende la reprimenda del governatore della Campania Vincenzo de Luca.

Festa su Facebook non arretra, anzi. Rilancia e giustifica quanto fatto con un lungo post: «C’è chi i giovani li attacca e demonizza  – dice e  il riferimento è proprio a De Luca -. E non mi sembra abbia ottenuto risultati. Io con i giovani sono a mio agio, da sempre. Per questo ieri sera ho deciso di fare un sopralluogo nell’isola pedonale, per assicurarmi che anche la ripresa della movida fosse nel pieno rispetto delle regole. Devo dire che ho trovato un clima tranquillo e allegro. Mi sono soffermato a salutare molti giovani che ho incontrato lungo il mio percorso, entusiasti per la ritrovata libertà. Ho colto questa bella occasione di incontro per stimolarli alla responsabilità e per spiegare loro che è bene essere ancora attenti, la libertà arriverà ma adesso bisogna continuare a seguire le regole in sicurezza. Mi sono trattenuto qualche minuto con loro, con fare scherzoso e goliardico: sono profondamente convinto che il dialogo sia sempre la strada maestra, che per comunicare con i giovani occorrano empatia ed ascolto, mai contrapposizione e rigidità. A qualcuno dà fastidio che io sia a contatto con la mia gente? Qualcuno mi preferirebbe dietro a una scrivania a firmare norme restrittive? Io sono il sindaco degli avellinesi. E dove c’è la vita di Avellino ci sono io. Guardate altrove, qui ci sono io a tenere tutto sotto controllo».

Insomma, Festa più e meglio di Luigi De Magistris a Napoli nell'opposizione a Vincenzo De Luca? Fatto sta che oggi ha incassato la prima denuncia: «Alla decenza c'è un limite. Per questo motivo ho deciso di sporgere denuncia ai danni del sindaco Gianluca Festa per aver messo a rischio la salute dei cittadini con gli atteggiamenti irresponsabili che tutti noi abbiamo avuto modo di vedere nei numerosi video che sono circolati nelle ultime ore sul web". Così Carlo Petrozzelli rappresentante delle "Sardine" irpine. «Sarà compito dell'autorità giudiziaria e delle istituzioni preposte assumere i dovuti provvedimenti qualora lo ritenessero opportuno. Ho compiuto il mio dovere da cittadino. Invito tutti coloro che in questi mesi hanno rispettato scrupolosamente le normative per contrastare la diffusione della pandemia da Covid19 a denunciare le incoscienti azioni perpetrate dalla massima autorità cittadina».

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Il Partito Democratico, attraverso Leo Annunziata, segretario regionale, va contro il sindaco: «Non sappiamo cosa avesse in mente quando ha deciso di incontrare i numerosi ragazzi della movida di Avellino la scorsa notte. Forse voleva giustamente far notare loro la pericolosa situazione che si stava creando con il mancato rispetto del distanziamento sociale. Poi invece si è trasformato in un surreale maestro d'orchestra intento a dirigere degli spontanei cori da stadio intonati chissà per quale ragione. È finita con un ulteriore, pericoloso, assembramento. Da una figura istituzionale come il sindaco di Avellino – conclude Annunziata – ci si aspetterebbe un comportamento sobrio in questo difficile emergenza. E' chiaro che siffatti gesti non sono in linea con i comportamenti e la responsabilità dei dirigenti del Pd».

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