Movida in Campania, ordinanza di De Luca: baretti e locali chiusi alle 23
La movida in Campania riparte domani e si potrà tornare a mangiare al ristorante dopo due mesi di blocco per il Coronavirus, ma i locali del by night, come bar, "baretti", vinerie, gelaterie, pasticcerie, chioschi ed esercizi di somministrazione ambulante di bibite, dovranno chiudere alle ore 23. Vietati eventi e party in sale da ballo e discoteche, all'aperto o al chiuso, che possono costituire pericolo di contagio. Nessun limite orario invece per i ristoranti e le pizzerie. Lo ha annunciato la Regione Campania, che pubblicherà stasera una apposita ordinanza, firmata dal presidente Vincenzo De Luca che disciplina le aperture previste a partire da domani. La decisione è stata assunta da Palazzo Santa Lucia, dopo un confronto con l'Unità di Crisi. Da domani, quindi, è stata decisa la riapertura di ristoranti e pizzerie senza limiti di orario. L'orario di chiusura di pub, bar e locali della movida resta fissato inderogabilmente alle ore 23, lo stesso orario attualmente in vigore per l'asporto e le consegne a domicilio.
Da venerdì riaprono, mercati non alimentari, autoscuole
Da domani, insomma, si potrà tornare a mangiare al ristorante, ma il presidente Vincenzo De Luca vuole evitare gli assembramenti notturni nelle piazze. Da venerdì invece riapriranno le aree mercatali che erano ancora interdette, non più soltanto quindi, quelle per i generi alimentari. Ma anche i mercati di abbigliamento, dei fiori e delle altre attività finora non consentite in Campania. La Regione Campania ha dato mandato alle amministrazioni comunali di predisporre i previsti dispositivi di sicurezza nei mercati stessi. Sempre da venerdì, riprenderanno le attività delle autoscuole. Gli orari fissati per i locali pubblici saranno soggetti a periodica valutazione in relazione alla situazione epidemiologica e al rispetto delle misure di sicurezza. Proseguiranno nei prossimi giorni gli incontri con le categorie interessate per condividere tutte le misure. Sono vietati eventi e party in sale da ballo e discoteche, all'aperto o al chiuso, che possono costituire pericolo di contagio.