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Multe, tasse e auto sequestrate dal Comune, ma nessuno paga: mega voragine da mezzo miliardo

Comune di Napoli: dalle sanzioni stradali incassati solo 12 milioni su 160. Male anche i proventi dalla custodia e dalla rottamazione dei veicoli sequestrati. Percentuali basse di riscossione anche da Imu, Tasi e Tari. Boom, invece, per i vigili urbani “affittati” dai privati: sono arrivati oltre 300mila euro.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Riscossioni flop al Comune di Napoli. Anche il 2019 segna un anno nero per gli incassi di Palazzo San Giacomo. Dai proventi che dovrebbero arrivare da tasse, multe, condoni e rottamazioni dei veicoli sequestrati, il Municipio partenopeo incassa molto meno del previsto, con una mega-voragine da oltre mezzo miliardo. Le contravvenzioni al codice della strada si confermano il vero buco nero dell'amministrazione. Su 160 milioni previsti dalle sanzioni stradali nell'assestamento di bilancio 2019 approvato a luglio di quest'anno, il Comune ha incassato appena 12,4 milioni (su 12,8 milioni accertati). Restano da recuperare oltre 147 milioni di euro. Una cifra stratosferica. E non va meglio per le entrate da Imu e Tari. Boom invece per i vigili urbani “in affitto”, prestati alle case di produzione cinematografica o per altri eventi, con costi a carico dei privati e bonus sugli stipendi ordinari. Incassati oltre 300mila euro quest'anno: 70mila in più del previsto.

Giallo sul contributo dei consiglieri per l'operaio morto sul lavoro un anno fa: mancano 300 euro

In totale, su 855milioni di euro di entrate previste per quest'anno, il Comune ne ha accertato 344 milioni e incassato solo 119. Restano ancora da recuperare oltre 511 milioni di euro. Numeri e dati fotografati dal Peg, il Piano Esecutivo di Gestione del Comune di Napoli, per il triennio 2019-2021, aggiornati allo scorso settembre e approvati l'8 ottobre scorso. Per la prima volta, il documento riporta anche i dati degli incassi reali fatti dall'amministrazione, rispetto alle previsioni di entrata. Spesso, infatti, risulta difficile riscuotere le cifre messe in bilancio. Giallo anche sul contributo dei consiglieri comunali per Salvatore Caliano, l'operaio a nero, morto mentre puliva un lucernario in un androne di un palazzo di via Duomo a luglio 2018. I consiglieri avevano assicurato di devolvere una parte dei gettoni di presenza in beneficenza per la famiglia. Ma, secondo il Peg, su un contributo previsto inizialmente di 3.500 euro, sono stati accertati 3.177,21 euro, incassati 2.733,08, e resterebbero da versare ancora 322,79 euro. Un buco che sarà sicuramente presto colmato.

Multe stradali e sanzioni amministrative, voragine da 160 milioni

I napoletani si rivelano restii a pagare multe e sanzioni varie. Su 199 milioni di euro previsti dal Comune per contravvenzioni di vario tipo, non solo stradali, sono stati incassati appena 15,7 milioni. Con un tesoretto che resta da riscuotere di 163 milioni. Grossa parte della cifra è rappresentata, come detto, dalle multe stradali (riscossi solo 13 milioni circa su 160). Ma a queste si aggiungono tante altre poste. C'è, ad esempio, il recupero delle spese per la gestione delle pratiche di multe e sanzioni per le violazioni dei regolamenti comunali e delle ordinanze sindacali: su 16 milioni sono stati incassati 1,2 milioni. Ne restano altri 15. Gli interessi di mora per le ritardate riscossioni: su 140mila euro sono arrivati solo 43mila euro. Mentre per il recupero delle spese di notifica delle contravvenzioni su 80mila euro di assestato sono stati incassati solo 1.300 euro. Vanno meglio, invece, le riscossioni dalle multe per la violazione dei regolamenti comunali: 490mila euro incassati su 500mila e le maggiorazioni per le multe iscritte a ruolo: 1,3 milioni incassati su 1,8. Altri 55mila euro sono arrivati dai controlli sugli impianti termici, circa un terzo di quanto previsto 150mila euro. Dal rilascio dei permessi per le Ztl su 502mila euro previsti sono stati incassati 126.570.

Quanto guadagna il Comune dai veicoli sequestrati?

Per le auto e le moto sequestrate dalla Polizia Locale, il Comune spende molto più di quanto incassa. Dalle auto prelevate dai carrattrezzi incassati 17mila euro su 55mila. I proventi dalla custodia veicoli in contravvenzione ammontano a 1.779 euro su 10mila. Solo 760 euro su 15mila sono stati incassati, invece, per la custodia di veicoli sottoposti a sequestro-fermo amministrativo. Male anche il trasporto dei veicoli sequestrati: su 25mila euro previsti sono stati incassati 480 euro. Quasi simbolico l'incasso dal recupero delle spese di notifica degli atti: 23,52 euro su 4mila. Su altri 400mila euro che dovevano arrivare dai compendi sequestrati, invece, sono stati incassati 235 euro. Ci sono poi i soldi che il Comune dovrebbe prendere dalle rottamazioni straordinarie dei veicoli sequestrati, su 500mila euro messi in bilancio, sono stati incassati 3.400 euro.

Imu, Tasi e Tari: tasse alte, ma pochi pagano

Il piatto delle entrate piange quando si affronta il capitolo amaro delle imposte locali. Per Imu e Tasi, le imposte sulla casa, il Comune prevedeva di incassare 333 milioni, invece ne sono arrivati appena 90. Ne restano altri 229. Per quanto riguarda l'Imu, l'Imposta Municipale Propria, su 205 milioni previsti nell'assestato, ne sono stati accertati 103 e incassati 88,1. Male anche la Tari: per la tassa sui rifiuti su un assestato di 382,2 milioni, ne sono stati accertati 225, e incassati 16,5. Con un buco di 157 milioni. Dalla lotta all'evasione è arrivato meno del previsto. Per la Tari arretrata degli anni 2013-2016, il Municipio prevedeva di recuperare 11,6 milioni. Si è fermato a 58mila euro. Mentre per l'Irpef su 75 milioni e mezzo ne sono arrivati 6 e mezzo. A rilento anche la riscossione dell'Imposta di soggiorno che pagano hotele e B&B: solo 553mila euro incassati su 12,3 milioni. Infine, per l'occupazione di suolo pubblico sono stati accertati 3,3 milioni su 14,5.

Il Comune vince in Tribunale, ma poi non incassa

Altre entrate dovrebbero arrivare dalle sentenze favorevoli al Comune. Ma anche qui, il lavoro degli avvocati di Palazzo San Giacomo sembra vanificato. Su 1,2 milioni previsti, accertati 831mila euro e incassati appena 306.500.

Case popolari, impianti sportivi e condoni

Altro capitolo nero riguarda la gestione del patrimonio immobiliare. Su 114 milioni di euro di entrate previste, il Comune è riuscito ad accertare 38 milioni e ha incassato appena 356mila euro. Con un tesoretto ancora da aggredire di 76milioni solo per quest'anno. Altri 3,3 milioni arrivano dai cimiteri, sui 12 previsti. Non vanno meglio gli impianti sportivi. I vari campetti sparsi per la città hanno fruttato 72mila euro, su 1,2 milioni previsti. Peggio il condono edilizio: incassati 830mila euro su 10 milioni, di cui 1,3 accertati. Mentre dalle demolizioni in danno disposte dalla Procura, su 631mila euro di assestato, e 285mila accertati, restano da incassare altri 345mila euro.

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