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Covid 19

Ciro, morto a 33 anni con il Coronavirus, lascia moglie e figlio piccolo. Lutto a Barra

È morto a 33 anni Ciro Musella, padre di famiglia di Barra, nella periferia est di Napoli, portato via dal Coronavirus. Ciro lascia la moglie e un figlio piccolo. La notizia si è diffusa nelle scorse ore ed immediatamente sono arrivate le testimonianze di affetto, vicinanza e cordoglio da parte di familiari, amici e tanti abitanti del quartiere.
A cura di Pierluigi Frattasi
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È morto a 33 anni Ciro Musella, padre di famiglia di Barra, nella periferia est di Napoli. Portato via ai suoi affetti dal Coronavirus. Il virus implacabile l'ha strappato alla sua famiglia troppo presto. Ciro lascia la moglie e un figlio piccolo. La notizia si è diffusa nelle scorse ore. Molti quando l'hanno letta non ci credevano. Inconsolabili i familiari, che hanno subito questo dolore fortissimo per la terribile perdita. Da quando è scoppiata l'epidemia sono morte, purtroppo, migliaia di persone, ma è molto raro che il virus sia letale anche in giovane età, a meno che non ci siano serie patologie pregresse, che possono creare complicazioni, soprattutto di tipo respiratorio e cardiaco, se sommate agli effetti del Coronavirus che provoca nei pazienti una polmonite interstiziale bilaterale, cioè che coinvolge entrambi i polmoni, togliendo poco a poco il respiro.

Ciro Musella era sposato, aveva un figlio piccolo, e proprio per questo motivo la sua perdita è ancora più forte e sentita nel quartiere. “Questo brutto mostro ha portato via un ragazzo del nostro quartiere. Ci stringiamo al vostro dolore famiglia Andolfo e Mennella”, scrive su Facebook un amico di famiglia. “Siamo cresciuti insieme – ricorda un altro parente – abbiamo sofferto insieme, abbiamo riso insieme, ci siamo realizzati insieme ti entusiasmava dire di essere mio cugino ed io orgoglioso di essere il tuo, sei stato sempre umile sempre positivo tutto per tuo figlio e tua mogli. Sei sempre stato un ragazzo esemplare ma il Signore ha voluto che nella nostra giovane età ci separassimo”. A rendere la scomparsa più dolorosa, purtroppo, sono anche le norme sulla limitazione dei contatti per il rischio contagio, che impediscono purtroppo ai familiari di rendere il giusto saluto al parente deceduto con i funerali pubblici in chiesa.

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