Napoli, 15enne ucciso durante una rapina, Salvini: “Indagato carabiniere, siamo alla follia”
"Il carabiniere che si è difeso risulta indagato (“atto dovuto”, dicono), mentre è stato poco fa fermato il complice, anche lui minorenne…! Con tutto il rispetto per la morte del ragazzo e il dolore di parenti e amici, siamo alla follia". Il leader della Lega, Matteo Salvini, commenta i tragici avvenimenti di Napoli, dove il 15enne Ugo Russo ha perso la vita mentre, con un complice, tentava di rapinare un carabiniere in borghese. Il militare, minacciato con un'arma poi risultata falsa, ha reagito sparando e ha colpito a morte il 15enne.
Il carabiniere, di 23 anni, è stato iscritto nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di eccesso colposo di legittima difesa. In serata il 17enne che si trovava con Ugo Russo è stato fermato, dopo l'interrogatorio in caserma, perché ritenuto responsabile della tentata rapina. Dopo la notizia della morte dell'adolescente alcuni suoi amici e parenti hanno devastato i locali del pronto soccorso dove il 15enne era stato portato in fin di vita. "È inaccettabile che si sfascino i pronto soccorso e si spari per protesta davanti alla caserma – ha scritto Salvini su Twitter -. Non è degno di un Paese civile, lo Stato faccia lo Stato. Giù le mani dai carabinieri".
Le indagini sul caso, coordinate dal pubblico ministero Simone De Roxas, proseguono intanto con l'acquisizione di immagini delle telecamere di videosorveglianza e di testimonianze. La famiglia di Ugo Russo, rappresentata dall'avvocato Antonio Mormile, ha spiegato che il ragazzo sarebbe stato colpito da due proiettili – uno al torace e uno alla nuca – e parla di "omicidio". In un'intervista a Fanpage.it il padre del 15enne ha accusato duramente il carabiniere, dicendo che "gli ha sparato alle spalle mentre scappava, è un criminale".