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Napoli, con la Fase 2 riprendono le estorsioni: i clan all’assalto dei cantieri

Con l’avvio della Fase 2 sono riprese anche le estorsioni ai danni degli imprenditori. Nel mirino soprattutto i cantieri edili, che sono tornati al lavoro dopo due mesi di stop. Oggi i carabinieri hanno arrestato 6 persone per due distinte estorsioni, avvenute nei mesi scorsi a Brusciano e a Castello di Cisterna, in provincia di Napoli.
A cura di Nico Falco
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Riaprono i cantieri, ricominciano le estorsioni. Con l'avvio della Fase 2 viene meno quella situazione di stallo che aveva portato all'abbattimento di un gran numero di reati; durante il lockdown erano infatti diminuiti furti e rapine, così come lo spaccio di droga. E anche, ovviamente, le estorsioni: coi negozi chiusi e i cantieri bloccati non c'era possibilità di chiedere il pizzo. Dal 4 maggio, però, le cose sono cambiate: maggiore libertà di movimento, attività che riaprono, soldi che circolano di nuovo.

Che la malavita fosse solo in pausa ma che non si fosse ritirata era già evidente, e i segnali erano arrivati nei giorni immediatamente precedenti alla Fase 2, con la bomba alla salumeria nel centro di Napoli, e ora i clan sono di nuovo pronti a rimettere le mani su quei soldi a cui, per forza di cose, avevano dovuto rinunciare. Non più soltanto i supermercati, che non avevano mai smesso di ricevere pressioni, ma ora nel mirino sono soprattutto i cantieri edili, che hanno due mesi di lavoro arretrato da smaltire.

Da qui la necessità delle forze dell'ordine di riorganizzare quei servizi su strada, per fare fronte alle vecchie esigenze che ora sono tornate di nuovo. Le indagini, però, non si sono mai fermate. Oggi, 13 maggio, i carabinieri hanno eseguito due misure cautelari, entrambe per estorsione, una a Brusciano, contro affiliati al clan Palermo, l'altra a Castello di Cisterna;

Il boss Palermo ordinava le estorsioni dal carcere

I carabinieri del Nor, della Compagnia di Castello di Cisterna e della stazione di Marigliano hanno arrestato e rinchiuso in carcere 4 persone, in esecuzione di ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere, accusate di estorsione aggravata dal metodo mafioso avvenuta a Brusciano dall'aprile al giugno 2019 ai danni di un imprenditore edile del posto. Secondo la ricostruzione dei militari i quattro si erano presentati come appartenenti al clan Palermo e avevano chiesto 2mila euro, riuscendo a farsene consegnare 200; durante le indagini i carabinieri hanno accertato inoltre che il clan era ancora attivo e che il boss Francesco Palermo, detenuto, riusciva a impartire ordini durante i colloqui in carcere coi familiari.

A Brusciano è in corso dal 2017 una faida tra il clan Palermo e i rivali del clan Rega. Entrambi i boss sono attualmente in carcere, arrestati nei mesi scorsi: è detenuto anche Tommaso Rega, detto ‘o Chirichiell, mentre Francesco Palermo, ancora in carcere, è tra i destinatari del provvedimento eseguito oggi.

La tangente sui lavori della Città Metropolitana

A Castello di Cisterna i carabinieri della stazione locale, col supporto di quelli del Nor e della Compagnia di Castello di Cisterna, hanno arrestato due persone, gravemente indiziate di una estorsione e di un sequestro di persona avvenuti il 21 gennaio 2020 ai danni di un imprenditore edile e di un suo dipendente. I due indagati, presentandosi come emissari del clan D'Ambrosio, pretendevano una tangente sulla realizzazione di rotatorie lungo la variante della Ss 7bis, lavori in appalto per la Città Metropolitana di Napoli.

Avevano chiesto 3mila euro al socio unico dell'azienda, ma la vittima aveva subito denunciato. Per intimorire le vittime avevano sequestrato un operaio, che era al lavoro nel cantiere, e lo avevano portato in un'altra località, dove lo avevano minacciato. I militari hanno ricostruito i diversi tentativi degli indagati di imporre il pizzo, tutti contraddistinti da violenza e minacce e avvalendosi del timore instillato dal fatto di essersi qualificati come appartenenti al clan di camorra. Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Secondigliano.

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