Trovare un posto per sedersi nei giardinetti esterni all'ospedale Cardarelli è una missione impossibile. Le panchine sono tutte prenotate. Materassi e coperte ammonticchiati gli uni sugli altri segnalano che la seduta è già stata riservata per la notte. L’area a verde si è trasformata in un accampamento dei senza fissa dimora. Le condizioni igieniche sono al limite dell’invivibile: cumuli di rifiuti ed escrementi contornano le zone a giorno dove i senzatetto fanno bivacco. Proprio di fronte c’è l’ospedale più grande del Sud Italia. A fianco, la stazione della Polizia di Stato. È l’immagine impietosa delle aree a verde di Napoli. Eccetto pochi casi isolati, i pochi polmoni del centro storico languono in condizioni di degrado e abbandono.
Piazza Cavour nel degrado, anche il parcheggiatore abusivo si lamenta
Peggio ancora ai giardinetti di piazza Cavour: tristezza, puzza e degrado accolgono turisti e visitatori all’uscita della stazione del metrò del Museo Archeologico. La fontana a secco è stata eletta a vespasiano da clochard e balordi. Anche lo storico parcheggiatore abusivo della zona si lamenta: “Qui non si può vivere più – si sfoga – A luglio una signora uscita dalla metropolitana è svenuta per la puzza”. I tentativi di ripulire la piazza dal pattume sono stati in questi anni sporadici e inconcludenti. “Dopo un flash mod prima dell'estate – racconta Gennaro Acampora, consigliere della III Municipalità – ci furono un po' di interventi. Ma appena le luci si sono spente, sono tornati i soliti problemi. Non si possono ripetere le segnalazioni al Comune ogni settimana. Serve una programmazione strutturata. In questi anni i giardinieri sono diminuiti, la Napoli Servizi doveva garantire alcuni servizi, Asia altri, ma il Comune ha messo in ginocchio la Napoli Servizi come azienda pubblica, ed Asia praticamente quasi non fa più spazzamenti e con difficoltà si occupa di raccolta differenziata. Occorre un cambio di passo”.
La pineta dei Colli Aminei senza irrigazione
Lo spazio a verde alle spalle dei Colli Aminei, zona collinare a due passi dagli ospedali è senza irrigazione da anni. Anche qui regnano inciviltà e degrado. Ogni panchina porta visibili i segni di pasti consumati. I contenitori di plastica o alluminio di cibo e bevande sono lasciati per terra, tra l’erbetta, mentre i bidoncini dei rifiuti a fianco sono vuoti. Tra le frasche di un cespuglio si trovano anche alcuni resti di un pasto non finito. La zuppa non consumata ancora dentro i piatti di plastica.
Parco Viviani, chiusa l'area di Sant'Antonio ai Monti
Al Parco Viviani di via Girolamo Santacroce al Vomero, invece, il secondo accesso sul lato Sant’Antonio ai Monti è chiuso da tempo immemorabile. Dall’erba alta dietro il cancello sbarrato da un lucchetto spuntano una sedia e altri resti di immondizia. Un pallone bucato, lattine, bottiglie lanciate da qualcuno. Il piazzale esterno ormai è un parcheggio.
Parco del Poggio, giostrine off-limits ai bimbi
Riportato in vita per l’estate grazie al cinema all’aperto, il Parco del Poggio ai Colli Aminei, si presenta in migliori condizioni. È uno dei pochi parchi cittadini custoditi. Quasi un anno fa, il 29 ottobre 2018, chiuse a seguito di una tempesta. Oggi è quasi tutto fruibile, ma restano chiuse al pubblico le giostrine per i bambini. Scivoli e altalene sono transennate col nastro rosso. I bimbi a passeggio le indicano, ma le mamme li strattonano via. “Gli unici che si sono attivati in questi mesi per aggiustarle – racconta Acampora – sono i commercianti dei Colli Aminei e i cittadini che da privati stanno raccogliendo un finanziamento”. “Mentre il Parco Nicolardi – aggiunge – chiude nei fine settimana perché il Comune non riesce a garantire la turnazione adeguata. Col paradosso che durante la settimana, quando le persone lavorano, il parco è aperto. Nei weekend, invece, le famiglie che vorrebbero godersi un po’ di aria pura trovano i cancelli sbarrati”.
Parco Villa Capriccio, in arrivo lavori sui campetti
Il Parco di Villa Capriccio, alle spalle di via Miano, periferia Nord del capoluogo, una zona che sicuramente avrebbe bisogno di aree pubbliche per strappare i giovani al degrado che impera, si presenta in condizioni tutto sommato dignitose. Anche se non mancano punti dove l’erba non è stata curata a sufficienza. “Nei prossimi mesi – anticipa Acampora – dovrebbero iniziare alcuni lavori nel campetto più grande ed a due campetti. Abbandonando di fatto gli altri due campi, l'area giochi e le tantissime aiuole”.
Parco Virgiliano affidato ai privati
Per risolvere il problema del degrado, al Parco Virgiliano il Comune ha deciso di affidarsi ai privati, accogliendo un progetto "Il Verde sulla Città", presentato dal comitato Salviamo il Parco della Rimembranza e dall'associazione Premio Green Care Ets. La bellissima area verde di Posillipo è stata peraltro devastata dal maltempo che ha determinato il taglio di decine di storici alberi di pino.