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Covid 19

Napoli, protesta degli operatori del 118: ‘Tute distribuite non proteggono da Coronavirus’

Preoccupazione tra gli operatori del 118 di Napoli per il tipo di tute-grembiuli protettivi (Dpi) distribuite dall’Asl per il Coronavirus. Sarebbero della categoria 2, non in grado di bloccare il virus, mentre gli operatori avevano chiesto di avere le tute almeno di categoria 3, che hanno uno spessore maggiore e sono quelle ritenute idonee dall’Inail, l’ente che poi erogherà anche i risarcimenti per il Covid-19 a medici e infermieri, in caso di malattia o decesso.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Preoccupazione tra gli operatori del 118 di Napoli per il tipo di tute-grembiuli protettivi (Dpi) distribuite dall'Asl per il Coronavirus. Sarebbero della categoria 2, non in grado di bloccare il virus, mentre gli operatori avevano chiesto di avere le tute almeno di categoria 3, che hanno uno spessore maggiore e sono quelle ritenute idonee dall'Inail, l'ente che poi erogherà anche i risarcimenti per il Covid-19 a medici e infermieri in caso di contagio o decesso. Ad innescare le proteste degli operatori del 118 nel weekend anche la carenza di questi dispositivi Dpi, che sono tutti monouso e vanno cambiati dopo ogni intervento dell'ambulanza. Il personale del 118, infatti, dopo essere intervenuto a casa di un paziente, a prescindere che questo sia stato ricoverato o meno, deve sanificare l'ambulanza, tornare all'Ospedale del Mare e rifornirsi di nuovi Dpi. Un'operazione che viene fatta quindi continuamente in questi giorni e che richiede migliaia di dispositivi Dpi da cambiare costantemente.

L'accordo tra Asl e operatori 118 per le tute

Ieri – spiegano gli operatori del 118 – a seguito di un lungo confronto tra gli operatori 118 e Galano, si è concordemente provveduto alla redazione di un documento rilasciato dal dottore Galano da cui si deduce che il personale sta affrontando l' emergenza Covid con DPI conformi alle indicazioni dell'Iss ma non conformi alle indicazioni dell ‘Inail che impone l' uso della categoria 3. Tale documento verrà rilasciato mediante foto whatsapp ad ogni singolo operatore e costituirà la prova documentale dell'assunzione di responsabilità dell'ASL Napoli 1 centro per tutti i rischi correlati alla nostra attività. Nelle ore successive a questi eventi, il presidente de Luca ha inoltrato alla protezione civile richiesta urgente di DPI di categoria 3”.

Chi deve avere tute e mascherine su ambulanze

Secondo le linee guida dell'Iss, sulle ambulanze e mezzi di trasporto gli “operatori sanitari che fanno trasporto con permanenza di un caso sospetto Covid19 alla struttura sanitaria di riferimento devono avere la mascherina chirurgica, mentre solo se c'è il rischio aumentato per intensità e durata o nel caso di autoambulanza con rianimatore, sono previsti la mascherina di tipo Ffp2, camice-grembiule monouso, guanti e occhiali di protezione-occhiali mascherina-visiera. Per gli addetti alla guida, se sono solo autisti di ambulanza e stanno portando un caso sospetto o confermato a bordo e c'è separazione del posto guida da paziente non è necessario il Dpi, ma basta mantenere la distanza di un metro.

Se invece devono prestare anche assistenza carico e scarico del paziente allora devono avere mascherina chirurgica, camice-grembiule monouso, guanti, occhiali di protezione-occhiali mascherina-visiera. Se invece non hanno nessun contatto diretto col paziente sospetto ma non c'è separazione dell'abitacolo allora serve la mascherina chirurgica”. Infine il paziente sospetto che viene trasportato in ambulanza deve indossare la mascherina chirurgica se tollerata.

Gli operatori del 118: nessuna interruzione di pubblico servizio

“Non c'è stata nessuna interruzione di pubblico servizio nel weekend – chiariscono gli operatori del 118 – Una parte delle ambulanze è stata ferma perché erano finiti i Dpi. In serata poi sono arrivate le tute di categoria 2 che non proteggono dal Coronavirus e hanno uno spessore inferiore alle tute di categoria 3. Anche se stamattina le tute erano già finite. Tutti i dispositivi sono monouso. Noi ci mettiamo le protezioni anche se il paziente ci dice che non ha febbre e tosse. Si fa o non si fa il ricovero, noi dobbiamo sanificare l'ambulanza e i dispositivi vengono riposti nei rifiuti speciali. Poi si torna all'Ospedale del Mare a riprendere i nuovi. Non diamo colpe alla Regione Campania, che per gli acquisti deve passare per la piattaforma Consip. Tuttavia, forse si dovrebbe fare una previsione di consumo”.

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