Napoli, Rosa Andolfi morta dopo il parto, 6 medici indagati per omicidio colposo
Sei medici sono stati iscritti nel registro degli indagati per la morte di Rosa Andolfi, la giovane mamma di piazza Mercato, nel centro di Napoli, deceduta nella clinica evangelica Villa Betania di Ponticelli poche ore dopo aver dato alla luce il suo secondo figlio. L'ipotesi di reato è di omicidio colposo in ambito sanitario. L'inchiesta era stata avviata in seguito alla denuncia del marito, che si è affidato all'avvocato Amedeo Di Pietro; la salma era stata sequestrata e le forze dell'ordine avevano acquisito le cartelle cliniche della donna, che aveva appena 29 anni.
La tragedia era avvenuta nella notte tra il 19 e il 20 febbraio. Le condizioni di salute di Rosa, che soffriva di patologie pregresse, erano precipitate subito dopo la nascita del figlio, che sta bene; la donna era stata trasportata in Terapia Intensiva con problemi respiratori ed era spirata poche ore dopo. Secondo la ricostruzione la giovane mamma, che soffriva di una lieve sindrome di Tourette, aveva deciso di sottoporsi ad una anestesia totale invece di quella parziale nel timore che lo stresso dovuto al taglio cesareo provocasse tic motori e fonatori che avrebbero potuto portare a problemi respiratori. Il giorno del parto fu però sottoposta ad una anestesia locale, attraverso l'epidurale; entrò in sala parto alle 16,30, il bambino era nato 40 minuti dopo. A mezzanotte il decesso, in Rianimazione.
Il prossimo 3 marzo ci sarà il giuramento dei quattro consulenti nominati dal sostituto procuratore titolare del fascicolo; si tratta di un medico legale, un ginecologo, un anestesista rianimatore e un anatomopatologo; nello stesso giorno verrà fissata la data dell'autopsia, a cui assisteranno i consulenti di parte, i professori Pietro Tarsitano e Domenico Caruso e il dottor Maurizio Municinò.