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Napoli, rubano energia elettrica: chiusi un bar ed una lavanderia

Un bar ed una lavanderia sono stati scoperti dalla Polizia Locale, intervenuta con alcuni tecnici dell’Enel, a rubare energia elettrica in vario modo. Entrambi sono stati chiusi dalle forze dell’ordine, deferiti i titolari. Il danno economico arrecato è stato calcolato in quasi 50mila euro complessivi.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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[Immagine di repertorio]
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Un bar ed una lavanderia chiusi perché scoperti a rubare energia elettrica. È accaduto a Napoli, in pieno centro storico. Un fenomeno, quello degli allacci abusivi e della manipolazione dei contatori elettrici, che pare senza sosta: gli agenti della Polizia Locale di Napoli, assieme ai tecnici dell'Enel, sono intervenuti in due locali distinti, in altrettante zone di Napoli, scoprendo in entrambi i casi il furto di corrente, ben realizzato in un bar ed una lavanderia che, di conseguenza, sono stati chiusi. Il danno economico complessivo è di quasi 50mila euro.

Il primo controllo è avvenuto in un bar in vico Gabella, all'angolo con via Amerigo Vespucci: il bar si riforniva di energia elettrica in maniera del tutto abusiva, attraverso la manomissione di un cavo montante che alimentava il contatore. Proprio dalle anomalie riscontrate nei consumi di energia elettrica da parte del bar, sono partiti i controlli, che hanno portato alla scoperta di un danno economico derivato dall'energia elettrica prelevata, con potenza illimitata e non registrata, pari a 27mila euro.

Nel secondo caso, invece, è stata controllata una lavanderia su via San Cosmo Fuori Porta Nolana. Anche in questo caso, vi era un furto di energia elettrica, seppur "parziale": il contatore era stato infatti manomesso con la rottura dei sigilli e con un magnete che ne alternava la registrazione di fornitura elettrica. Di fatto, veniva registrato appena il 43% del consumo effettivo: ed il 57% "risparmiato", pari a 192mila chilowatt effettivi, hanno causato secondo l'Enel pari a 21mila euro. Sia per il bar sia per la lavanderia è scattata così la chiusura, mentre i titolari delle due attività sono stati deferiti all'autorità giudiziaria per truffa aggravata.

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