Napoli, sequestrate due pompe di benzina truccate per truffare i clienti
Un sistema per aggirare le tasse, truffare il cliente e, come accertato in altri casi, utile anche quando c'è della benzina di contrabbando da smaltire, alterando il conteggio dell'erogazione. Lo hanno scoperto i militari delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Napoli ispezionando due stazioni di rifornimento di Napoli, entrambe nella periferia est della città. I finanzieri hanno effettuato il controllo nell'ambito del quadro di servizi predisposti per verificare la regolarità delle pompe di benzina, tra stratagemmi usati per frodare il cliente, erogando quantità di benzina inferiori a quanto visualizzato, e di non pagare le tasse, modificando il totalizzatore dei litri erogati su cui vengono poi calcolate le imposte. In questo caso nelle due stazioni di servizio erano stati rimossi i sigilli (piombature e filo) sulle colonnine ed era stata modificata manualmente la serie numerica del totalizzatore, che indica i litri erogati ed è anche la base su cui vengono poi calcolate le imposte dovute all'Erario. Le due stazioni, dotate di 4 colonnine, 6 pistole erogatrici, 4 serbatoi, sono state sequestrate insieme a circa 15mila litri tra gasolio e benzina. Al termine dei controlli i due responsabili sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria per violazione al testo unico sulle accise.
Tre mesi fa, a febbraio, la Guardia di Finanza aveva sequestrato altre due pompe di benzina truccate, quella volta nel centro di Napoli. In quella circostanza era stato usato un espediente simile per truffare i clienti: il display delle colonnine veniva modificato premendo il tasto di un telecomando, che faceva visualizzare un quantitativo maggiore di benzina erogata e contemporaneamente bloccava la pistola erogatrice.