Il San Paolo è nel cuore di tutti i tifosi napoletani. Un amore senza fine per il tempio del Calcio partenopeo scenario delle imprese dei due scudetti conquistati all'epoca di Maradona. Cosa darebbe un tifoso azzurro per avere un pezzo di storia del Napoli a casa sua? Magari uno dei sediolini delle mitiche Curve A e B proprio piazzato proprio davanti al televisore del salotto?
Ed ecco la proposta. Visto che il Comune sta rinnovando tutti i sediolini del San Paolo, proprio in questi giorni, nell'ambito dei lavori di restyling delle Universiadi, il presidente della commissione consiliare Infrastrutture del Comune di Napoli, Nino Simeone, ha lanciato l'idea al sindaco: «Donare i vecchi sediolini a chi ne facesse richiesta, risparmiando in questo modo anche i costi di smaltimento della plastica».
«Alla luce dei lavori di sostituzione dei sediolini che si stanno effettuando nello stadio San Paolo – scrive Simeone nella lettera al sindaco – e viste le tante istanze pervenuteci da parte di cittadini, tifosi napoletani, chiedo di valutare la possibilità di donare i vecchi sediolini a chi ne facesse esplicita richiesta. Sarebbe questo un modo per evitare un difficile smaltimento del materiale plastico di cui sono composti e allo stesso tempo si accontenterebbe una vasta platea di tifosi napoletani che individuano nel singolo sediolino un simbolo di appartenenza alla comunità sportiva che ricorda con soddisfazione i successi della squadra napoletana legati ai tempi di Maradona e compagni».
L'idea vintage non è rivolta solo ai nostalgici tifosi azzurri, ma anche alle strutture sportive che potrebbero averne bisogno. Tra le ipotesi, ad esempio, c'è lo stadio di Secondigliano, che potrebbe avvantaggiarsene per la sua ristrutturazione.