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Stadio San Paolo, arriva la proposta: “Regaliamo i vecchi sediolini ai tifosi del Napoli”

Lo stadio San Paolo cambierà tutti i storici sediolini rossi degli spalti e delle curve A e B. Arriva la proposta: “Doniamoli ai tifosi che ne fanno richiesta”. Una sorta di ‘memorabilia’ per gli ultras. “In questo modo – spiega il presidente della commissione consiliare Infrastrutture del Comune di Napoli, Nino Simeone – risparmieremmo anche il costo dello smaltimento della plastica”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il San Paolo è nel cuore di tutti i tifosi napoletani. Un amore senza fine per il tempio del Calcio partenopeo scenario delle imprese dei due scudetti conquistati all'epoca di Maradona. Cosa darebbe un tifoso azzurro per avere un pezzo di storia del Napoli a casa sua? Magari uno dei sediolini delle mitiche Curve A e B proprio piazzato proprio davanti al televisore del salotto?

Ed ecco la proposta. Visto che il Comune sta rinnovando tutti i sediolini del San Paolo, proprio in questi giorni, nell'ambito dei lavori di restyling delle Universiadi, il presidente della commissione consiliare Infrastrutture del Comune di Napoli, Nino Simeone, ha lanciato l'idea al sindaco: «Donare i vecchi sediolini a chi ne facesse richiesta, risparmiando in questo modo anche i costi di smaltimento della plastica».

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«Alla luce dei lavori di sostituzione dei sediolini che si stanno effettuando nello stadio San Paolo – scrive Simeone nella lettera al sindaco – e viste le tante istanze pervenuteci da parte di cittadini, tifosi napoletani, chiedo di valutare la possibilità di donare i vecchi sediolini a chi ne facesse esplicita richiesta. Sarebbe questo un modo per evitare un difficile smaltimento del materiale plastico di cui sono composti e allo stesso tempo si accontenterebbe una vasta platea di tifosi napoletani che individuano nel singolo sediolino un simbolo di appartenenza alla comunità sportiva che ricorda con soddisfazione i successi della squadra napoletana legati ai tempi di Maradona e compagni».

L'idea vintage non è rivolta solo ai nostalgici tifosi azzurri, ma anche alle strutture sportive che potrebbero averne bisogno. Tra le ipotesi, ad esempio, c'è lo stadio di Secondigliano, che potrebbe avvantaggiarsene per la sua ristrutturazione.

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Giornalista professionista dal 2016, per Fanpage.it segue la cronaca di Napoli, con particolare riferimento ai settori politica, istituzioni, trasporti, Sanità, economia. Ha collaborato in passato con i quotidiani “Il Mattino”, “Roma”, “Il Fatto quotidiano.it” e con l'agenzia di stampa Italpress. Nel 2014 ha vinto il Primo Premio al Premio di Giornalismo “Francesco Landolfo”. Per l'attività giornalistica svolta è stato ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche (tra le quali Agorà, RaiRadio2, TgCom24, Radio Kiss Kiss Napoli, Radio Marte, Radio Amore Napoli, Canale 8). Moderatore di convegni e dibattiti pubblici per Provveditorato per le Opere Pubbliche della Campania e Molise, Banca Fideuram – Intesa Sanpaolo, Eurispes. Ha svolto attività di ricerca scientifica di carattere storico-economico. È autore dei saggi pubblicati su Meridione, Sud e Nord del Mondo: "La ristrutturazione industriale negli anni ’70 del Novecento. I salvataggi Gepi di imprese campane" (Esi, 2013), "Espansione e sviluppo dell’industria aerospaziale campana negli anni ’70 del Novecento" (Esi, 2013), e "Pensiero meridiano e politiche europee per il Mediterraneo" (Esi, 2010).
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