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Vergogna Napoli, topi nella scuola Oberdan. Chiusa da un mese, le lezioni non iniziano ancora

È drammatica, oltre che paradossale, la situazione che stanno vivendo insegnati, alunni e genitori del plesso scolastico Oberdan di via dei Carrozzieri a Monteoliveto, nel cuore del centro storico di Napoli: a causa della presenza di alcuni ratti nel giardino, la scuola è stata chiusa prima dell’inizio delle lezioni e né il Comune, né l’Asl, sembrano aver risolto il problema. Soltanto il primo piano dell’istituto è stato riaperto e le lezioni sono cominciate solo per i bimbi della scuola primaria (grazie anche a doppi turni).
A cura di Valerio Papadia
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Ha dell'incredibile la situazione che stanno vivendo dirigenti, docenti, alunni e relative famiglie del plesso scolastico Oberdan di via dei Carrozzieri a Monteoliveto, nel cuore del centro storico di Napoli, che ospita materna e primaria: quest'ultima, anche grazie al sacrificio degli studenti con i doppi turni, ha cominciato, in ritardo di settimane sulla tabella di marcia, il regolare svolgimento delle lezioni; ancora fermi, da circa un mese, i bimbi della materna, che non possono andare a scuola a causa della presenza dei ratti. E né il Comune né l'Asl sono riusciti a risolvere il problema. La vicenda ha inizio addirittura in estate, alla fine di giugno, quando la dirigenza scolastica fa presente alle autorità competenti la presenza di un ratto nei giardini dell'istituto. L'Asl derattizza l'ambiente ma il 10 luglio, dopo una riunione tra l'Azienda sanitaria, la II Municipalità e l'Ufficio Sat, dato il persistere del problema, si decide di intervenire nuovamente, pianificando la pulizia dei rifiuti dal giardino della scuola.

L'11 settembre, dunque, un giorno prima dell'inizio della scuola, vista la persistente presenza dei topi, il dirigente scolastico – a tutela di personale e alunni – decide di chiudere la scuola fino all'eliminazione del problema da parte degli organi preposti. Il 12 settembre, a seguito di un sopralluogo della autorità competenti, si decide per gli interventi da mettere in pratica nella scuola, tra cui derattizzazione, pulizia degli ambienti esterni e montaggio di un sistema antintrusione per i ratti. Il 17 settembre, dopo un nuovo sopralluogo tecnico congiunto – II Municipalità, Comune di Napoli e Asl – si dispone la riapertura della scuola, previa pulizia degli ambienti.

Sembra dunque tutto quasi risolto, ma non è così. Il 20 settembre, vista l'impossibilità della ditta di eseguire i lavori di pulizia, il dirigente scolastico, per non protrarre ancora l'inizio dell'anno scolastico – il ritardo accumulato va già oltre la settimana – decide di istituire i doppi turni, per i soli alunni della scuola primaria – che è scuola dell'obbligo – presso l'ex Istituto Nautico in vico Tarsia. Per i bimbi della scuola materna, invece, ancora niente lezioni e attività didattiche. Il 25 settembre, senza ancora interventi incisivi da parte di Municipalità e Asl e con il problema ratti ancora presente, si dispone l'apertura solo del secondo piano dell'istituto scolastico, riservato ancora ai soli studenti della primaria che, ad oggi, 3 ottobre, a quasi un mese dall'inizio dell'anno scolastico, sono ancora a casa.

Oggi, mercoledì 3 ottobre, il dirigente scolastico, dottoressa Donatella Delle Vedove, scrivendo al sindaco de Magistris, alla II Municipalità e all'amministrazione comunale in generale e al prefetto di Napoli Carmela Pagano ha richiesto un nuovo e urgente intervento, e questa volta risolutivo, agli organi competenti, nonché una valutazione dell'impianto fognario dell'istituto scolastico, un sopralluogo da parte del Servizio sicurezza abitativa e il pagamento delle spese per l'uso temporaneo di alcuni locali della vicina parrocchia al fine di consentire anche lo svolgimento delle lezioni da parte dei bimbi della materna.

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Sono giornalista dal 2010. A Fanpage.it dall'agosto del 2016, scrivo per l'area Napoli, per la quale mi occupo del desk.
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