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Napoli, violenza in Pineta: denunciati 5 ragazzi per il pestaggio di un 13enne

La vittima è un ragazzo di 13 anni, attirato in Pineta in viale dei Pini all’Arenella, con l’inganno, secondo gli investigatori, dopo un litigio per futili motivi su una chat online. Sono 5 i ragazzi, tra i 14 e 17 anni, denunciati in stato di libertà per i reati di minacce aggravate e lesioni aggravate. È stato inoltre, denunciato un minore di anni 13 per il reato di cyberbullismo, per aver ripreso e divulgato le immagini dell’aggressione.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Identificati e denunciati i 5 ragazzi che avrebbero picchiato un loro coetaneo nella Pineta in viale dei Pini all'Arenella, immagini riprese in un filmato amatoriale da uno dei giovani presenti, denunciato a sua volta per cyberbullismo. Gli investigatori della Quarta Sezione della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato Arenella sono riusciti ad individuare i presunti responsabili dell'aggressione al ragazzo che è risultato avere 13 anni. Si tratta di 5 minori, di età compresa tra i 14 e i 17 anni, che sono stati denunciati in stato di libertà per i reati di minacce aggravate e lesioni aggravate. È stato inoltre, denunciato un minore di anni 13 per il reato di cyberbullismo, per aver ripreso e divulgato le immagini dell’aggressione. Dalle indagini è emerso che il video risaliva al pomeriggio dell'8 maggio scorso.

Gli investigatori: "La vittima attirata in Pineta con l'inganno"

Gli investigatori della Polizia di Stato, appresa stamattina la notizia della divulgazione di un violento video avente ad oggetto un’aggressione da parte di un gruppo di ragazzi ai danni di un minore, hanno avviato le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, che hanno condotto all'identificazione dei presunti autori dei suddetti reati, ed al sequestro degli apparati telefonici loro in uso. Da quanto emerso, il motivo della violenta aggressione è da ricondurre ad un litigio occorso all’interno di un gruppo whatsapp per futili motivi tra la vittima ed uno degli aggressori. Quest’ultimo, dopo ripetute minacce sui social, ha deciso di vendicarsi, con l’ausilio degli altri minori coinvolti, attirando con l'inganno la vittima nel luogo ove sono avvenuti i fatti.

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