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Nocera, incidente in via Aztori: Giuseppe Cavaliere muore a 17 anni

Non ce l’ha fatta Giuseppe Cavaliere, il giovane di 17 anni rimasto gravemente ferito in un incidente stradale la sera del 29 settembre in via Atzori, a Nocera Inferiore (Salerno). Ricoverato in condizioni gravissime all’Umberto primo, dopo alcuni giorni in Rianimazione il suo cuore ha smesso di battere. Gli amici avevano intonato per lui cori da stadio sperando che percepisse la loro presenza.
A cura di Nico Falco
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Dopo quasi due giorni di ricovero e di speranze non ce l'ha fatta Giuseppe Cavaliere, il ragazzo di 17 anni di Nocera Inferiore rimasto coinvolto in un grave incidente stradale nella tarda serata del 29 settembre scorso. Il giovane era ricoverato all'ospedale Umberto I, ma le sue condizioni all'arrivo dei sanitari apparse subito gravi. In questi giorni i familiari e gli amici non l'hanno lasciato solo un attimo, sperando fino alla fine che si riprendesse. Dopo i tentativi di rianimazione sul posto, il 17enne è stato trasferito in codice rosso all'Umberto I; il quadro clinico era gravissimo, aveva riportato una serie di fratture al torace, agli arti, alla testa e all'addome.

L'incidente è avvenuto nella serata del 29 settembre, intorno alle 23.30. Giuseppe Cavaliere era in scooter quando si era scontrato con un'automobile in via Giuseppe Atzori, a Nocera Inferiore, al confine con Nocera Superiore, in provincia di Salerno. I primi soccorsi erano stati sollecitati da alcuni passanti che avevano assistito allo schianto. All'arrivo del 118, Giuseppe era già in condizioni disperate. Il suo scooter nell'impatto si è quasi del tutto distrutto. Su quell'incidente le indagini sono in corso.

Malgrado le condizioni critiche, gli amici non hanno mai smesso di credere in una ripresa. A decine gli hanno fatto visita in ospedale, davanti al reparto di Rianimazione, e tra i corridoi hanno intonato i cori da stadio sperando che quelle voci amiche potessero arrivare fino a lui; in molti avevano risposto all'appello e si erano recati in ospedale per donare il sangue. I familiari e gli amici gli sono stati vicini per tutto il ricovero, fino alla notizia che ha spento le loro speranze, nella notte tra il 1 e il 2 ottobre.

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