Noemi, bollettino medico 11 maggio: La bimba ha riconosciuto i genitori
La notizia è forse quella più attesa, dopo il risveglio della piccola Noemi: ora riconosce anche i genitori. Può sembrare banale, ma per chi ha atteso per interminabili giorni di poterla riabbracciare è la fine di un incubo, cominciato il 3 maggio, con la sparatoria di piazza Nazionale. Dopo quei fatti di sangue, era difficile prevedere un capovolgimento del genere, ma grazie ai medici del Santobono la bimba comincia a migliorare. Ora, con tutte le accortezze del caso, si monitorerà Noemi perché guarisca completamente. Una specie di miracolo, come l'ha definito il Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, che ha fatto visita alla bimba in mattinata. «Stamattina oltre a riprendere conoscenza, anche la respirazione è migliore», spiega Sepe che aggiunge «io non ne capisco, ma sta superando il punto critico. Speriamo e preghiamo». Le condizioni cliniche della bambina sono in miglioramento. Questa mattina è stato effettuato un nuovo esame radiografico per monitorare le condizioni dei polmoni, anche se la prognosi resta riservata. La bambina, attualmente ancora sedata, interagisce coi sanitari e i familiari. La respirazione è spontanea con supporto di ossigeno ad alti flussi, si legge nel bollettino medico diffuso dal Santobono.
In serata circa 5 mila giovani si riuniranno al Palapartenope per una veglia di preghiera per Noemi e per Napoli, a cui prenderà parte anche il Cardinale e organizzata per la Curia da don Michele Madonna. Alle 18, dopo la meditazione con padre Raniero Cantalamessa ci sarà una messa presieduta dallo stesso Sepe.
Nel pomeriggio in città è atteso il Vicepremier Luigi Di Maio, che farà visita alla bimba al Santobono. Prima però si congratulerà con gli uomini che hanno permesso l'arresto dei fratelli Del Re: Armando, accusato di triplice tentato omicidio e suo fratello Antonio, che gli ha dato protezione. Il procuratore capo di Napoli Giovanni Melillo poco dopo il fermo dei due non aveva lasciato spazio a fraintendimenti: «Modalità camorristiche».