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Nozze trash, Claudio De Magistris incontrò Tony Colombo in strada per aiutarlo col flash mob

Claudio De Magistris avrebbe avuto un ruolo cruciale nella concessione delle autorizzazioni a Tony Colombo per il flash mob di piazza del Plebiscito: secondo la ricostruzione dei carabinieri il fratello del Sindaco di Napoli si sarebbe interessato in prima persona, incontrandosi con il cantante per strada, e avrebbe contattato la segretaria particolare di Luigi De Magistris anticipando la richiesta.
A cura di Nico Falco
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Il cantante Tony Colombo avrebbe usato un escamotage per ottenere la location di piazza del Plebiscito per girare il video musicale della sua nuova canzone, mascherando la registrazione in flash mob per chiedere la mano della futura sposa Tina Rispoli, in modo da aggirare la trafila della burocrazia, e per fare ciò avrebbe sfruttato i buoni rapporti che aveva con il Comune di Napoli, tramite il fratello del sindaco, Claudio De Magistris. La ricostruzione viene riportata da alcuni giornali cittadini che riportano, tramite le annotazioni dei carabinieri, la trafila che il cantante aveva seguito per aggirare l'ostacolo e arrivare a quell'evento che è poi finito al centro di una inchiesta con 8 indagati, tra cui lo stesso Colombo, Claudio De Magistris, due funzionari comunali e gli agenti della Polizia Municipale che erano in servizio lo scorso 25 marzo, la sera del flash mob in piazza del Plebiscito.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri Claudio De Magistris, dopo aver saputo delle modalità con cui Colombo intendeva svolgere l'evento, e capito che non era possibile classificarlo come flash mob, aveva contattato il cantante per dirgli che si sarebbe informato su come risolvere la questione e lo aveva invitato a vedersi il giorno successivo di persona. L'incontro c'era stato di mattina in strada e nel pomeriggio era stata inviata la mail per la richiesta di autorizzazione all'ufficio Cinema del Comune di Napoli, anticipata da una telefonata di Claudio De Magistris a Sara Terracciano, segretaria particolare del Sindaco di Napoli, anche lei tra gli indagati.

Esaminando i tabulati telefonici i militari hanno riscontrato che c'erano stati contatti continui tra tra Tony Colombo e Claudio De Magistris, con decine di messaggi inviati e alcune telefonate da uno all'altro e viceversa. Numerosi contatti, che per i militari indicherebbero un rapporto stabile nel tempo, anche tra il fratello del Sindaco e la segretaria particolare di Luigi De Magistris: dal 2017 a marzo scorso risultano tra i due quasi 400 telefonate. Proprio questo interessamento di Claudio De Magistris, che conosceva Colombo da tempo, avrebbe fatto sì che la richiesta venisse accettata senza troppe complicazioni né domande, venendo accettata come flash mob malgrado anche la stessa autorizzazione parlasse di una durata di 4 ore e mezza, che non è compatibile con un evento come quello menzionato.

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