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Nozze trash, Tony Colombo: “Vergognoso licenziare i poliziotti trombettisti. Intervenga Salvini”

Tony Colombo, in un post su Facebook, ha difeso i cinque agenti della Polizia Penitenziaria, trombettisti, licenziati per aver suonato al suo matrimonio con Tina Rispoli. “Farò di tutto perché ottengano di nuovo il loro posto di lavoro” scrive il cantante neomelodico nel suo post, invocando anche l’intervento di Matteo Salvini.
A cura di Valerio Papadia
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Ieri, i cinque ispettori, trombettisti appartenenti alla Banda della Polizia Penitenziaria, che suonarono lo scorso 27 marzo al matrimonio di Tony Colombo e Tina Rispoli, sono stati licenziati. Appresa la notizia, il cantante neomelodico ha voluto esprimere la sua solidarietà ai poliziotti, pubblicando un lungo post su Facebook: "Quello che hanno fatto oggi ai musicisti, che erano poliziotti penitenziari e che hanno suonato al mio matrimonio, è deplorevole e vergognoso" scrive Colombo sui social network. I cinque ispettori, quando il matrimonio di Tony Colombo e Tina Rispoli cominciò a far parlare – grazie anche all'inchiesta di Fanpage.it "Camorra Entertainment" – vennero sospesi dal Corpo di Polizia Penitenziaria, mentre ieri è arrivato il licenziamento.

"Non possiamo vivere in un Paese in cui la giustizia mediatica comanda le aule dei tribunali. Sono stati puniti solo per colpa mia e per il caso mediatico che si è creato intorno a me, con accuse infamanti, denigratorie, allusive e distruttive nei miei confronti, che sono un uomo perbene e incensurato" – continua ancora Colombo nel suo post su Facebook, che per concludere invoca anche l'intervento dell'ex ministro dell'Interno e leader della Lega Matteo Salvini -. Dov'è Salvini? Che intervenga a difendere la polizia penitenziaria, che difenda questi poliziotti! Io da oggi comincio a farlo, farò di tutto perché ottengano di nuovo il loro posto di lavoro".

Oltre che al centro dell'inchiesta di Fanpage.it, Tony Colombo è parte anche di una inchiesta della Procura di Napoli sul concerto in piazza Plebiscito – registrato però al Comune come flash mob – che il cantante dedicò alla futura moglie Tina Rispoli prima delle nozze. Lo scorso 17 gennaio, il cantante siciliano è stato ascoltato dai magistrati partenopei per circa due ore; in Procura venne convocato anche Claudio de Magistris, fratello del sindaco di Napoli Luigi, indagato anche lui nell'ambito della stessa inchiesta.

Gli episodi dell’inchiesta
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