Nuova aggressione alle assistenti sociali del Comune, è la seconda volta in pochi giorni
Ancora un'aggressione allo sportello delle assistenti sociali in via Santa Maria a Fonseca a Napoli, nel Rione Sanità. A distanza di 8 giorni, negli stessi uffici del Comune si scatena di nuovo la paura. Questa mattina un uomo, non lo stesso dell'aggressione della scorsa settimana, un cosiddetto "tutelato" assistito dai servizi sociali municipali, è entrato nella sede di via Fonseca riuscendo a superare la sorveglianza e a salire al secondo piano, dove si trovano le stanze degli assistenti sociali. Qui, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe aggredito verbalmente i dipendenti comunali, lanciando anche alcuni oggetti a terra che si trovavano sulle scrivanie. “Il Comune – spiegano Annibale De Bisogno, segretario Uil Fp, e Franca Pinto, responsabile del CSA, che hanno scritto in proposito al Prefetto di Napoli – proprio per evitare nuovi incidenti, dopo le devastazioni di mercoledì scorso, aveva rafforzato la sicurezza, con gli agenti della Polizia locale. Ma non è bastato. I vigili hanno dovuto chiamare i rinforzi e solo quando è arrivata la seconda pattuglia si è riusciti a riportare la calma”. Si tratta ad ogni modo di situazioni molto delicate, che coinvolgono persone in condizioni difficili, che hanno bisogno di assistenza e tutela.
De Bisogno (Uil): "Se non c'è sicurezza, il Comune chiuda gli uffici"
A causa del caos creato, però, non grave come quello accaduto la scorsa settimana – non ci sarebbero stati infatti danni ingenti – la "dirigente del servizio – riferiscono fonti di Palazzo San Giacomo – è stata colta da malore, probabilmente dovuto allo spavento, ed è tornata a casa, dove è stata refertata dal proprio medico curante". “Per fortuna – commenta Annibale De Bisogno (Uil) e Franca Pinto (Csa) – alla fine gli agenti sono riusciti a bloccare l'uomo e a condurlo fuori dall'edificio. Ma questo ennesimo episodio è molto preoccupante. Perché conferma che purtroppo negli uffici comunali, nonostante tutte le precauzioni, può entrare chiunque. Bisogna trovare assolutamente una soluzione a questo problema. La sicurezza dei dipendenti viene prima di tutto. Altrimenti è meglio chiudere gli uffici”. I sindacati Uil Fpl e Csa hanno inviato una lettera al Prefetto Marco Valentini e al sindaco Luigi De Magistris: "Era molto facile – scrivono Annibale De Bisogno e Giuseppe Migliaccio (Uil Fpl) e Franca Pinto e Roberta Stella (Csa) – prevedere che nulla sarebbe cambiato nella sovraesposizione del personale impegnato presso il servizio Welfare di via Santa Maria a Fonseca. Difatti, un cittadino oggetto di tutela, ha aggredito gli uffici provocando nuove distruzioni di materiale e rischi psicofisici al personale. Una situazione insostenibile, che non trova nell'Amministrazione alcuna reale volontà di risolvere in maniera strutturale il problema. Chiediamo che almeno la Prefettura e il sindaco vogliano affrontare il tema con un tavolo specifico. Il tema del degrado, dell'emarginazione, degli ultimi, non può essere solo una modalità utile nei proclami. Va praticata, ed in un sistema Welfare ormai oltre il collasso, va almeno garantito quanto ancora faticosamente funziona. In assenza di risposte concrete daremo corso ad una assemblea generale e lotta sindacale".