Omicidio Lello Perinelli, condannato a 17 anni l’assassino del giovane calciatore
Arriva l'epilogo nella vicenda della morte di Raffaele Perinelli, detto Lello, il giovane calciatore di 21 anni ucciso con una coltellata al cuore a Miano, quartiere della periferia settentrionale di Napoli, nell'ottobre del 2018. Il Tribunale di Napoli ha infatti condannato a 17 anni di reclusione Alfredo Galasso, 31 anni, in carcere proprio per l'omicidio del giovane calciatore. Stando a quanto hanno stabilito le indagini, oltre alla stessa confessione dell'assassino, che si costituì poco dopo il delitto, Galasso avrebbe agito per vendicarsi di una lite: pochi giorni prima dell'omicidio, il 31enne e Lello Perinelli sarebbero quasi venuti alle mani all'interno di una discoteca.
L'omicidio di Lello Perinelli
Il 7 ottobre del 2018, Lello Perinelli, 21 anni, viene lasciato all'esterno del Pronto Soccorso dell'ospedale Cardarelli: ha una ferita d'arma da taglio al petto. Nonostante gli sforzi dei medici per salvargli la vita, il ragazzo muore nel nosocomio partenopeo a causa del fendente, che gli ha trafitto il cuore. Nella notte, ai carabinieri si presenta Alfredo Galasso, che confessa ai militari l'omicidio: al culmine di una lite a Miano, quartiere di provenienza sia della vittima che dell'assassino, ha sferrato una coltellata al petto di Lello Perinelli. L'omicidio, come detto, sarebbe maturato a causa di una lite che Galasso e Perinelli avrebbero avuto qualche giorno prima del delitto all'interno di un locale. Una grande passione per il calcio, Lello aveva giocato come terzino sinistro per la Turris, squadra di Torre del Greco.