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Parete, ferito da proiettile alla testa alla Viglia di Natale: Luigi riapre gli occhi

Per la prima volta dopo un mese, il quattordicenne ha riaperto gli occhi. I medici però predicano cautela: troppo presto per capire se e quando sarà in grado di uscire dal coma.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Una speranza, più che una svolta. Luigi, il quattordicenne di Parete ferito alla testa da un proiettile vagante alla Vigilia di Natale mentre si trovava con gli amici fuori ad un bar nel centro del paese, ha finalmente riaperto gli occhi. Questo non vuol dire che il giovane stia bene o che sia fuori pericolo: ma almeno è un segnale di speranza.

Ad oggi, è un mese che il giovane si trova all'ospedale di Caserta. E ancora non c'è un colpevole per quel proiettile che lo ha raggiunto alla testa, pur senza ucciderlo. Luigi si trova ancora in coma farmacologicosi trova ancora in coma farmacologico nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Caserta, ma l'aver riaperto gli occhi per la prima volta da quel 24 dicembre scorso lascia più di una speranza per parenti e amici. I medici che lo hanno cura predicano calma e cautela: l'aver riaperto gli occhi va considerato in quadro più complesso, nel quale il ragazzo reagirebbe comunque a stimoli esterni.

Difficile insomma capire se e quando Luigi sarà in grado di uscire dal coma. Nei prossimi giorni lo staff sanitario proverà a ridurre ulteriormente la sedazione farmacologica per verificare la risposta del giovane, ovvero se sarà in grado di risvegliarsi. Solo a quel punto sarà possibile valutare l'entità dei danni celebrali. La pallottola, infatti, era riuscita comunque a raggiungere il cervello. E dunque, sebbene il giovane non sia più considerato in pericolo di vita, bisognerà capire come potrebbe riprendersi dal coma farmacologico.

Intanto le indagini sono ad un binario morto: non ci sono novità su chi possa aver sparato quel maledetto tardo pomeriggio dello scorso 24 dicembre. A nulla sono valsi gli appelli a costituirsi da parte di parenti, amici e perfino istituzioni: al momento su quella pallottola che ha raggiunto il cervello di Luigi continua a non essere impresso alcun nome.

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