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Pensano sia gastroenterite ma è cardiomiopatia, l’appello per Gioia: “Le serve un cuore nuovo”

La storia di Gioia Marano, 4 anni e mezzo e originaria della provincia di Avellino, che ha scoperto di essere affetta da cardiomiopatia. Dopo il ricovero all’ospedale Bambino Gesù di Roma, ha avuto prima un’ischemia e poi un’emorragia celebrare. Nel 2018, le è stato impiantato un modello sperimentale di cuore artificiale: è il più piccolo al mondo. Ed ora è in attesa del trapianto. L’appello del papà Giovanni: “Aiutateci a starle sempre vicino”.
A cura di Ida Artiaco
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La piccola Gioia con Emma Marrone (Facebook).
La piccola Gioia con Emma Marrone (Facebook).

Pensavano fosse una semplice gastroenterite, invece, quando l'hanno ricoverata all'ospedale di Avellino per controlli più approfonditi hanno scoperto che si trattava di cardiomiopatia, una patologia del muscolo cardiaco che riduce l'efficienza del cuore, non più in grado di pompare correttamente sangue nel resto del corpo. Per questo la piccola Gioia Marano, 4 anni e mezzo, originaria della provincia di Avellino, ha bisogno di un cuore nuovo. E il papà Giovanni ha lanciato una raccolta fondi su Facebook per poter sostenere tutte le spese economiche legate al suo ricovero. "Potete aiutarci anche solo condividendo, per far sì che la nostra sofferenza non sia vana e che qualcuno si occupi di varare una normativa che garantisca a dei genitori catapultati da un giorno all'altro a chilometri di distanza, con una figlia in fin di vita e in costante pericolo di vita, di poterle stare vicino. Lei ne ha il diritto", ha scritto sulla pagina dedicata.

Il calvario della piccola Gioia e della sua famiglia comincia a luglio del 2017. La bimba viene portata all'ospedale di Avellino per una sospetta gastroenterite, che analisi più approfondite hanno rivelato essere una grave cardiomiopatia. Trasferita d'urgenza a Napoli, dopo due giorni di ricovero viene trasportata in elicottero d'urgenza a Roma dove arriva in fin di vita all'ospedale Bambino Gesù. Viene subito operata con l'impianto di un'assistenza meccanica, ma dopo un mese è colpita da un'ischemia, che le paralizza completamente la parte sinistra del corpo. Qualche mese dopo, proprio mentre sembrava si stesse riprendendo, viene colpita da una devastante emorragia cerebrale che la priva dell'uso della parola. Infine, nel febbraio 2018, le viene impiantato un modello sperimentale di cuore artificiale: è il più piccolo al mondo. È il secondo intervento del genere nella storia della medicina globale, dopo un unico precedente del 2012. Da allora, però, è costretta a vivere in ospedale, in attesa del trapianto di cuore, che non si sa di preciso quando potrà essere effettuato.

Intanto, Gioia è sempre circondata dall'amore della sua famiglia e da numerosi personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport, che le hanno visita negli ultimi mesi, da Emma Marrone ad Alessandra Amoroso, da Anna Tatangelo a Luca Argentero, da Francesco Totti a Daniele De Rossi. "Già un anno fa abbiamo resa pubblica la nostra storia perché dopo 12 mesi di permanenza a Roma eravamo in serie difficoltà economiche – ha detto papà Giovanni -. Ed è in quel momento che siamo stati ‘vaccinati' contro ogni forma di ottimismo per quanto riguarda gli interventi istituzionali. Ma abbiamo anche imparato ad apprezzare, con grande sorpresa, la generosità e la solidarietà umana di tante persone che ci hanno affiancato in questa battaglia. La strada sarà ancora lunga e per quanto riguarda le istituzioni siamo rimasti ai buoni propositi. Se qualcuno volesse sostenere noi e Gioia in questo percorso non possiamo che esserne grati. Abbiamo bisogno del vostro sostegno, non del vostro giudizio", ha concluso Giovanni.

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