Piazza Plebiscito, la più rappresentativa di Napoli, fino agli anni Novanta è stato un vergognoso parcheggio a cielo aperto, governato dagli abusivi della sosta. Fu chiusa al traffico e si parlò di "rinascimento napoletano". Da poche settimane, non senza polemiche, è stato aperto il cantiere per consentire la realizzazione delle camere di ventilazione della Linea 6 metropolitana. I lavori dureranno secondo il piano 14 mesi e dunque si concluderanno (sempre se il cronoprogramma sarà rispettato) entro Natale 2019. New jersey e transenne delimitano l'area vicino alla Prefettura, la Soprintendenza aveva annunciato "rigide prescrizioni" e "vigilanza sui lavori" ma a quanto pare almeno per ora le cose vanno come di solito: l'area del cantiere è diventata un piccolo parcheggio di veicoli privati, non si sa bene a che titolo. Non solo: oggi, 5 ottobre, c'erano veicoli parcheggiati perfino davanti al colonnato in occasione di una cerimonia religiosa all'interno, e sul lato di Palazzo Salerno, sede dell'Esercito.
Perché? Non dovrebbe essere tassativamente vietata la sosta? Il rischio è che l'area piano piano sprofondi nel degrado che caratterizza la vicina piazza Trieste e Trento, parcheggio a cielo aperto come negli anni Ottanta. E che piazza Plebiscito torni indietro anziché progredire e diventare oltre la bellissima area storica e aperta a turisti e napoletani anche un luogo di ritrovo per attività di rilievo.