Patrizio ha 32 anni, vive a Battipaglia e gestisce un negozio insieme alla sua famiglia. Sabato sera aveva alzato un po' il gomito per festeggiare la fine di un calvario durato troppo tempo, la lotta a due tumori, l'ultimo a un rene. I segni delle cicatrici delle flebo ancora fresche ma un ricordo ormai alle spalle quello degli ospedali, nonostante l'invalidità riconosciutagli dallo Stato. Sabato sera aveva bevuto qualche birra di troppo ed è arrivato a un noto locale salernitano già alticcio tanto da farsi cacciare fuori dalla security (i cosiddetti ‘buttafuori‘). Quello però non è stato un semplice allontanamento ma un pestaggio vero e proprio, ripreso da un presente col cellulare.

Patrizio, ai microfoni di Fanpage.it, racconta di come l'aggressione non sia solo quella vista nel video di un minuto diffuso in rete da un anonimo; l'aggressione è iniziata sul retro del locale ed è durata più di 50 minuti. Patrizio provava a rientrare nel locale solo per riprendere il suo giubbino con dentro il portafogli e l'incasso della giornata di lavoro. Purtroppo le cose non sono andate bene per lui ed è stato malmenato fino ad arrivare al pronto soccorso. Calci in testa e sulle cicatrici chiuse da poco, nonostante gli amici di Patrizio avessero detto alla security che c'era stato un ricovero poche settimane prima.
A quanto apprende Fanpage.it la Prefettura di Salerno ha acceso i riflettori sulla security privata e la questura invece ha agito sul locale all'esterno del quale sono avvenute le violenze. Il questore Maurizio Ficarra ha adottato il provvedimento di sospensione dell'attività del locale per 15 giorni (anche se, il giorno dopo, il Tar, Tribunale Amministrativo regionale, sezione di Salerno ha bloccato la decisione). Gli agenti della Polizia di Stato della Divisione Amministrativa e Sociale, che hanno notificato in mattinata il provvedimento al gestore dell'attività di ristorazione e intrattenimento, inoltre, alla luce della gravità del comportamento dei tre addetti alla sicurezza della struttura, prontamente identificati, stanno conducendo ulteriori attività e accertamenti finalizzati alla revoca dell'iscrizione dei tre nell'apposito elenco tenuto presso la Prefettura relativo agli esercenti dell'attività di addetto alla sicurezza dei pubblici locali.